L'addio al roaming telefonico nei paesi dell'Unione Europea, dal 15 giugno prossimo, sarà esteso a Islanda, Liechtenstein e Norvegia. L'ulteriore buona notizia è stata resa nota dal Consiglio Europeo, che ha siglato l'ultimo documento giuridico prima della firma del testo da parte di Parlamento e Consiglio. A metà maggio ci sarà l'atto definitivo e poi la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE entro la fine dello stesso mese.
Dal 15 giugno prossimo, come abbiamo scritto più volte, potremo dunque viaggiare nei paesi dell'Unione Europea, in Islanda, Liechtenstein e Norvegia, senza più paura delle salatissime bollette per telefonare e andare su Internet con i nostri smartphone e tablet. Il roaming senza sovrapprezzo, o roaming a tariffa nazionale ("roam like at home"), si applica a coloro che vivono in Europa e si recano in altri paesi dell'UE per lavoro o per svago. E il Regno Unito? Nessun problema, almeno fino a quando la Brexit non sarà definitiva, e ci vorrà parecchio tempo.
Norme speciali si applicano ai piani telefonici con traffico dati illimitato e alle carte prepagate. Per maggiori informazioni in merito a questi e ad altri aspetti pratici, si possono consultare le FAQ (domande frequenti) della Commissione, su questo link.
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Il roaming a tariffa nazionale vuole agevolare le comunicazioni quando si è in viaggio. Non ha lo scopo di consentire il roaming permanente per cui un cliente sottoscriverebbe un abbonamento nel paese che offre le condizioni più vantaggiose per poi utilizzarlo a casa propria.
La riforma dei prezzi all'ingrosso nell'UE adottata costituisce un prerequisito pratico e giuridico per porre fine al roaming, come previsto dal regolamento del 2015 in materia. È stato necessario stabilire nuovi limiti tariffari all'ingrosso per poter garantire che gli operatori fossero in grado di offrire ai loro clienti un roaming senza sovrapprezzi e senza aumentare i costi praticati sul mercato interno.