Amazon viola il copyright e sa di farlo, la denuncia di una ricercatrice IA

Una scienziata esperta in intelligenza artificiale sostiene di essere stata ingiustamente licenziata dopo il congedo di maternità.

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a cura di Marco Silvestri

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Un'accusa grave scuote le fondamenta di Amazon: l'azienda avrebbe violato le proprie politiche sul copyright pur di rimanere al passo con la concorrenza nell'ambito dell'intelligenza artificiale generativa. Questa denuncia emerge da una causa legale intentata dalla dottoressa Viviane Ghaderi, ex scienziata di spicco nei team di Alexa e LLM di Amazon, che sostiene di essere stata prima declassata e poi licenziata in seguito alla sua gravidanza. La querela, depositata presso un tribunale statale di Los Angeles, dipinge un quadro inquietante di presunte discriminazioni, ritorsioni, molestie e licenziamento illecito.

Ghaderi, che vanta una carriera costellata da successi e promozioni all'interno dell'azienda, asserisce di essersi vista improvvisamente retrocessa e poi estromessa dal lavoro al suo rientro dopo il parto, accusando Amazon di sessismo e discriminazione.

La risposta di Amazon non si è fatta attendere: tramite il portavoce Montana MacLachlan, l'azienda ha ribadito il proprio impegno contro ogni forma di discriminazione, molestia o ritorsione, assicurando di investigare su ogni segnalazione e di adottare le misure appropriate contro chiunque violi le proprie politiche.

La situazione si è complicata quando la sua accusa di violazione delle politiche interne si è intrecciata con le sue denunce di trattamenti iniqui subiti in seguito alla divulgazione della sua gravidanza.

Ghaderi sostiene di essere stata incaricata di un progetto su un grande modello linguistico al suo rientro da una maternità nel gennaio 2023. Un'attività cruciale del suo ruolo era monitorare le violazioni delle politiche interne di Amazon sul copyright e segnalare queste questioni al team legale aziendale. A marzo dello stesso anno, avrebbe incontrato resistenze quando espose le proprie preoccupazioni - che si scontravano con le direttive della dirigenza superiore, la quale suggeriva di ignorare le politiche sui diritti d'autore per migliorare i risultati.

L'ingegnere elettrico di origine tedesca descrive una serie di retrocessioni e cambi di ruolo che, secondo la sua interpretazione, sono stati influenzati dalla sua condizione di futura madre. A settembre 2022, le viene assegnata la guida di una nuova squadra incaricata di occuparsi di qualità dei dati e conformità nell'organizzazione di Alexa, riportando direttamente al direttore del dipartimento. La sua situazione lavorativa comincia a deteriorarsi quando comunica la sua gravidanza, subendo un'immediata modifica nella sua struttura di riferimento, un presunto tentativo di evitarle responsabilità durante la sua assenza per maternità.

La causa si estende poi a coprire i mesi seguenti il rientro da maternità di Ghaderi, descrivendo un ambiente lavorativo che si sarebbe fatto via via più ostile, attraverso commenti discriminatori e valutazioni di prestazione ingiustamente negative, fino alla sua denuncia per licenziamento illegittimo. L'udienza per la gestione del caso è stata fissata per il 14 agosto. Mentre la causa attraversa i canali legali, la vicenda sollevata da Ghaderi sollecita un dibattito più ampio sull'etica aziendale, sulla cultura del lavoro nei giganti della tecnologia e sull'importanza del rispetto dei diritti e delle politiche interne, in un periodo di intensa concorrenza e innovazione nel campo dell'intelligenza artificiale.