Ammucchiata sulla fibra: ENEL, Ferrovie, Cassa Depositi e telco

Bassanini di Cassa Despositi parla della possibilità che gli operatori collaborino con ENEL per lo sviluppo della fibra. Intanto spera ancora in Telecom.

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a cura di Dario D'Elia

Enel potrebbe dividere le spese per la fibra con gli altri provider e approfittare del piano del governo da 6,5 miliardi. Così la pensa Franco Bassanini, il presidente della Cassa depositi e prestiti (Cdp). Ieri durante la trasmissione 2-Next ha parlato di sinergie. "(Enel) potrebbe essere un soggetto, accanto a Metroweb e ad altri, che porta la rete dove Telecom non ha interesse a farlo", ha dichiarato.

fibra

Insomma, ancora Telecom Italia tirata per la giacchetta. È da anni ormai che Bassanini cerca di convincere l'ex-monopolista a entrare in Metroweb per dar vita a una società delle reti. E altrettanto tempo che la corteggiata risponde picche. O meglio, sarebbe disponibile a patto di concederle il controllo della nuova entità. "Mai dire mai" su un accordo, ha sussurrato Bassanini - che veste i doppi panni di presidente CdP e Metroweb.

Nel frattempo si è affacciato nello scenario anche il numero uno di Ferrovie dello Stato Michele Mario Elia, che ieri si è detto disponibile a condividere "la rete ferroviaria per estendere la dotazione di fibra ottica in Italia".

In sintesi c'è l'ENEL e adesso spuntano le Ferrovie; Telecom Italia appare accerchiata. La domanda però che giustamente si pongono tutti oggi è perché non prima? Farà gola il piano banda ultra-larga del Governo? Oppure semplicemente smosse le acque della TV in streaming adesso gli interessi economici si sono fatti più interessanti?

Da ricordare infatti che proprio quest'estate i francesi di Vivendi rileveranno l'8,3% dei diritti di voto in Telecom, sostituendo Telefonica. "La quota in Telecom è opportunistica, non intendiamo tornare nel settore delle TLC. Ma se ci venisse data l'opportunità di avere spazio di manovra per lo sviluppo dei nostri contenuti media, coglieremo l'occasione", ha dichiarato l'AD di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine. Ecco spiegati i movimenti che tirano in ballo Sky, Mediaset, Netflix e Telecom.