Anica on Demand offre 800 film italiani in streaming

A dicembre apre Anica on Demand, il portale di streaming cinematografico italiano. Si parte con 800 titoli ma i prezzi non sono ancora noti. L'associazione promette tariffe concorrenziali per i film di catalogo.

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a cura di Dario D'Elia

Il cinema italiano, grazie a Anica on Demand, ha deciso di sfidare iTunes e gli altri portali specializzati nello streaming di film. A dicembre aprirà i battenti la prima piattaforma firmata dall'associazione dell'industria cinematografica nostrana. "Abbiamo superato finalmente i problemi che ci impedivano il lancio: molte case di distribuzione avevano infatti accordi esclusivi con emittenti televisive", aveva anticipato a luglio il presidente Anica, Riccardo Tozzi.

E così, leggermente in ritardo rispetto alla tabella di marcia, ecco il "negozio" dedicato al cinema italiano. Si parla di ben 800 titoli, che potranno essere riprodotti su PC, tablet, console e smart TV. "Di prezzi ancora non possiamo parlare", ha dichiarato Tozzi a La Repubblica. "Ma per i film di catalogo, che non sempre sono facili da reperire in DVD, garantisco che saranno concorrenziali".

Film italiani on demand

Il primo ostacolo all'iniziativa infatti è rappresentato proprio dalla concorrenza. Anica on Demand dovrà vedersela con iTunes, Microsoft Xbox Video, Sky on Demand, Mediaset Premium on Demand, Chili TV, Sony Video Unlimited e Telecom Italia Cubovision.

Oggi sui prezzi di listino c'è abbastanza competizione. iTunes svetta per catalogo (1600 titoli) e prezzi (0,99 euro il noleggio e 5,99 euro l'acquisto), ma anche Chili TV si difende bene con 1500 titoli e noleggi a partire da 2,99 euro. Capitolo a parte i servizi Sky e Mediaset, che noleggiano rispettivamente a 2,5 e 2,9 euro, ma di fatto sono opzioni dell'abbonamento tradizionale.

La vera battaglia comunque è sulle novità in streaming, dove ovviamente i prezzi salgono e le differenze fra i vari portali si attenuano. iTunes chiede 4 euro, Microsoft 4 euro, Chili TV 3,99 euro, Sony 5,99 euro e Telecom Italia 3,99 euro. È evidente che i margini di manovra sono ridotti: probabilmente è il prezzo più basso che possono fare nel rispetto degli accordi con le case cinematografiche. Non a caso Sony è quella che si mantiene più alta forse per il timore di cannibalizzare cinema e mercato DVD.

Siamo ai primi vagiti del settore, anche se lo streaming video è disponibile in Italia già da qualche anno. La sensazione è che per uno scatto in avanti ci voglia un catalizzatore, come ad esempio Hulu, Netflix o Amazon Video. Colossi dello streaming online che negli Stati Uniti stanno mettendo nei guai la classica TV via cavo.

Amazon Italia è decisamente in pole position, ma anche Netflix potrebbe compiere un blitz. Quest'ultimo infatti sta allestendo la sua testa di ponte europea in Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia. Entro la fine dell'anno tutto sarà pronto per il grande sbarco.