Anonymous all'attacco: battaglia ambientalista in Italia

Anonymous Italia ha avviato una battaglia di stampo ambientalista.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Anonymous venerdì scorso ha attaccato i siti del Ministero dell'Ambiente, della Camera di Commercio di Livorno, di Fratelli Neri S.P.A., OLT Offshore, Iren Energia e Iren Ambiente. Si è trattato di un'operazione di protesta contro i rigassificatori e fondamentalmente di stampo ambientalista.

Il Ministero si è visto sottrarre un ampio pacchetto di dati, che comprende anche gli account di più di 4000 utenti, le specifiche di rigassificatori di gas naturale e una mailing list. Tutto pare essere disponibile online, almeno secondo il sito ufficiale di Anonymous Italia.

Anonymous

Camera di Commercio di Livorno, Fratelli Neri S.P.A., OLT Offshore, Iren Energia e Iren Ambiente hanno subito attacchi DDOS e defacing dei rispettivi siti. Al momento si parla di 10 ore di down, ma alcuni risultano ancora irraggiungibili.

"Problema dell'arsenico nell'acqua potabile (domestica) nel basso Lazio Problema dei rigassificatori: Livorno, Gioia Tauro e via dicendo Problema dello smaltimento dei rifiuti urbani, emblematico nel recente passato il caso di Napoli", scrive Anonymous nell'elenco delle problematiche territoriali riscontrate. "Problema dell'inquinamento dei mari, Arcipelago Toscano ma anche laguna di Venezia a causa del rilascio in mare di residui di lavorazione del PVC e di mercurio. Problema dello smaltimento dei rifiuti industriali tossici (si veda il caso dei citati bidoni del cargo della ditta Grimaldi), ma anche la pratica di smaltire rifiuti tossici gettandoli in terra".

L'accusa è rivolta verso aziende e politica che con progetti a nome dei cittadini italiani e sovvenzionate "distruggono l'ambiente e devastano le culture di popoli antichi e pacifici che vivono a migliaia di chilometri dall'Italia".

La battaglia di Livorno

Centrale anche la questione di Livorno, dove ieri è stata organizzata una manifestazione di protesta contro il nuovo progetto di rigassificatore off-shore. "Quindi ribadendo la natura pacifica della nostra protesta che è da considerarsi affine a flashmob o al sit-in (vedi la nostra dichiarazione), intendiamo tuttavia dar voce a tutti coloro i quali, indignati dalla breve lista su esposta, vogliono rivendicare il proprio diritto al dissenso", prosegue la nota ufficiale di Anonymous.

"Inoltre è evidente che se questi e mille altri problemi si sono accatastati nel corso degli anni è perché effettivamente l'azione delle istituzioni in primis il Ministero dell'Ambiente è stata insufficiente o inesistente".

Ecco quindi la decisione di manifestazione il dissenso in forma digitale. Un diritto che, secondo Anonymous, dovrebbe essere considerato come lo sciopero. Quindi una forma costituzionalmente giusta e nel rispetto dei principi democratici.