Piattaforma: PS2
Genere: Azione
Sviluppatore: Artificial Mind + Movement
Distributore: Leader
Voto: 5 / 10
Si chiama Lucas Nickle, si è da poco trasferito in una nuova città, non ha amici e soprattutto non sa soddisfare la preoccupazione principale di tutti i bambini: come passare il tempo! I genitori sono sempre occupati nelle “faccende da grandi” e la sorellina è solo capace di fargli dispetti. Al povero Lucas non rimane che rivalersi su una colonia di formiche che vive nel prato di casa, mentre cerca in qualche modo di difendersi dal bulletto del quartiere, Steve, che lo ha inquadrato come “vittima sacrificale” delle sue nefandezze.
È in questo contesto, del tutto normale malgrado la scelleratezza della situazione, che la vicenda prende una piega fantastica. Lo stregone delle formiche, Zoc, riesce a creare una pozione magica che trasformerà il piccolo Lucas nel “minuscolo Lucas” che, caduto nel formicaio, sarà condannato a vivere da formica per redimersi e riprendere le sue misure umane.
Questa è la trama del film che viene ricalcata anche nel videogioco d’azione ispirato. Al comando di Lucas dovremo affrontare una ventina di missioni, in un gameplay abbastanza basilare, come vuole la formula dei giochi ispirati ai film d’animazione. Principalmente dovremo esplorare l’ambiente, collezionare oggetti e sconfiggere i nemici che ci sbarreranno la strada.
Lucas potrà correre e fare capriole, mentre una svariata serie di azioni speciali si attiveranno in prossimità di alcuni oggetti, come l’arrampicarsi su muri o il saltare su rocce o fiori. Per quanto concerne le azioni di offesa, il nostro minuscolo eroe ha la possibilità di colpire a corta distanza con un bastone di legno, o a lunga distanza con frecce o bombe.
Grafica e audio sono solo sufficienti, ma non ci aspettavamo nulla di più da un titolo del genere, dato che non abbiamo ancora visto un videogioco ispirato a un’animazione che possa veramente sorprenderci. Tuttavia, non sono questi i punti deboli del gioco.
Purtroppo, il sistema di comando è un po’ rudimentale. Seppur molto basilare, manca di quella precisione che ci aspettiamo anche da un titolo di questo livello; sembra un gioco rilasciato in tutta fretta, senza un adeguato testing, che in alcuni situazioni rende difficile effettuare semplici azioni, come il colpire un nemico pressoché immobile a distanza.
L’altro lato negativo del gioco riguarda la struttura stessa delle missioni. A prima vista gli obbiettivi assegnati sono differenti (combattimento, salvataggio, ricerca), ma alla fin dei conti ci ritroveremo con un gameplay fotocopia della missione precedente. Tuttavia, probabilmente questo comportamento si trasformerà in un punto positivo se davanti alla TV con il gamepad in mano si troverà il piccolo della famiglia, considerando l’eta consigliata del gioco di 3 anni o più.
In definitiva, The Ant Bully – Una vita da formica, è un gioco action che fa fatica a raggiungere la sufficienza. È consigliato per i genitori che vogliono avvicinare al mondo dei videogiochi i figlioletti in tenera età, ma nulla di più.