Antitrust indaga Comet sulla garanzia legale Apple

L'Antitrust ha chiuso l'istruttoria riguardante sette GDO (Grande Distribuzione Organizzata) italiani e ne ha aperto una a carico di Comet ed Apple per la questione della garanzia legale. È evidente che c'è bisogno di trasparenza nel settore. La differenza tra garanzia commerciale e legale non è ancora chiara ai consumatori.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust è intervenuta di nuovo sulla tanto decantata garanzia di 24 mesi, che dovrebbe essere garantita dopo l'acquisto di ogni prodotto. Il tema riguarda soprattutto la grande distribuzione, ma nelle ultime ore anche Apple.

Sette istruttorie a carico rispettivamente di Expert, Carrefour, Auchan, Panorama, IPER, Eldo Italia e Di Salvo sono state definitivamente chiuse con l'impegno di osservare la normativa vigente. In pratica, come già successe ad altre 5 GDO nel 2010, è stata richiesta una maggiore trasparenza sulle tipologie di garanzia applicate e sul diritto di recesso per gli acquisti online.

Catricalà, Presidente dell'Antitrust

Parallelamente è stata avviata una procedura nei confronti di Apple. "Secondo i primi accertamenti compiuti dagli uffici la società, insieme alla catena di vendita Comet, proporrebbe un contratto di assistenza a pagamento (Apple Care, ndr) senza chiarire al consumatore che il contratto si sovrappone temporalmente al secondo anno della garanzia legale che non comporta costi per il consumatore", spiega il comunicato dell'Antitrust.

Il tema è senza dubbio caldo poiché come abbiamo già spiegato in un approfondito articolo (Garanzia commerciale, chi ha detto che è di due anni?) la legge stabilisce l'obbligo per tutti i prodotti di una garanzia commerciale (o convenzionale) e di una garanzia legale. La prima viene solitamente garantita dal produttore del bene, che s'impegna direttamente con la riparazione o la sostituzione completa o di componenti purché i difetti non siano stati causati dalla condotta dell'acquirente. Questa dura minimo 12 mesi, e sempre più spesso può essere estesa a pagamento – vedi il caso dell'Apple Care. 

La seconda, ovvero la garanzia legale, dura 24 mesi ma di fatto protegge esclusivamente dai cosiddetti difetti di conformità

"Il difetto di conformità sussiste quando il bene non è conforme a quanto pattuito nel contratto di vendita. Tale difetto, però, deve sussistere ab origine: dunque, anche se il guasto si verifica successivamente, la causa del guasto non deve essere sopravvenuta", abbiamo specificato nel nostro articolo.

Il consumatore in questo caso deve rivolgersi al venditore e non al produttore, ma comunque è obbligato a passare attraverso le "forche caudine" della dimostrazione. A meno che il "difetto" non sia palese, come nel caso di una funzione pubblicizzata e in verità non funzionante.

"È importante che il consumatore venga informato correttamente: in caso contrario, ci si può trovare dinanzi ad un'ipotesi di pratica commerciale ingannevole", sottolinea l'avvocato IT Gianluigi Fioriglio. Il caso si concretizza ad esempio qualora il venditore "ometta informazioni rilevanti di cui il consumatore medio ha bisogno […] per prendere una decisione consapevole di natura commerciale e induce o è idonea ad indurre in tal modo il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso", come riporta l'articolo 22 del Codice del Consumo.

A questo punto non resta che attendere la valutazione dell'Antitrust sul caso Apple/Comet. Intanto abbiamo deciso di occuparci dell'argomento nel prossimo articolo della rubrica Tom's Legal.

Ringraziamo per la collaborazione l'Avv. Gianluigi Fioriglio, specialista in diritto dell'informatica