Antitrust UE e Google, ricerca online inquisita

La Commissione Europea mette nel mirino la ricerca e l'advertising online di Google dopo le rimostranze dei siti Foundem, ejustice.fr e Ciao!. Il colosso di Mountain View si dice serenamente convinto di aver rispettato le leggi europee.

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a cura di Manolo De Agostini

L'Antitrust Europea ha aperto un'indagine su Google. L'azione comunitaria è chiamata in causa da due denunce depositate dal sito di confronto prezzi britannico Foundem e il motore di ricerca legale francese ejustice.fr.

Entrambi affermano che l'algoritmo d'indicizzazione usato da Google le penalizza, collocandole in posizioni di scarso rilievo perché sono siti che competono con l'azienda di Mountain View. La Commissione analizzerà anche le rimostranze riguardo le condizioni e termini d'uso di Google AdSense di Ciao!, portale di confronto prezzi acquisito da Microsoft e integrato in Bing.

Google ha appreso la notizia affermando che collaborerà con le istituzioni, ma di essere sicura di aver rispettato le leggi sulla concorrenza in vigore in Europa. D'altronde, in un post sul blog aziendale relativo agli affari europei, Google sostiene che il proprio algoritmo "mira a posizionare per primo ciò che la gente trova maggiormente utile".

In ogni caso il posizionamento dei vari siti web nei risultati delle ricerche di Google è più che mai importante. La casa di Mountain View, infatti, detiene il 90 percento del mercato mondiale delle "query".