Apple iTV come i Thunderbolt Display ma con iSight e Siri

Una fonte attendibile sostiene di aver visto i prototipi dell'Apple iTV, l'attesa televisione LCD HD del colosso californiano. Il design al momento ricorda gli Apple Thunderbolt Display. Le novità sostanziali si devono alla presenza delle tecnologie iSight e Siri.

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a cura di Dario D'Elia

Chi ha visto l'Apple iTV parla di un televisore quanto mai simile nel design agli Apple Thunderbolt Display, gli schermi con tecnologia LCD IPS attualmente a listino. La testata Cult of Mac sostiene di essere entrata in contatto con una fonte affidabile che pare essere riuscita a vedere i primi prototipi di TV HD. Non si sa ancora molto delle diagonali, ma l'unica certezza è che i primi retro-illuminati a LED di Apple sono più grandi dei Thunderbolt Display da 27 pollici, anzi "molto più grandi".

A conferma di questo dato anche le indicazioni dell'analista di settore Paul Gagnon, Direttore del reparto TV USA di NPD DisplaySearch. A suo parere non è una coincidenza che Foxconn (principale fornitore di Apple) abbia investito 1,6 miliardi di dollari in Sharp TV - un colosso in grado di realizzare pannelli di ogni dimensione con tecnologie all'avanguardia. 

Apple iTV concept

L'Apple iTV però si caratterizzerà non tanto per la qualità visiva offerta - si parla in fondo di un comune supporto alla risoluzione 1080p e normale tecnologia LCD - ma per l'integrazione delle tecnologie iSight e Siri. In pratica i televisori monteranno una webcam per abilitare le video-conferenze e disporranno delle funzioni per l'interazione vocale. Insomma, nulla di nuovo rispetto alle prime indiscrezioni.

Apple iTV concept - Clicca per ingrandire

Per ora il progetto Apple non sembra granché esaltante sotto il punto di vista tecnologico e funzionale. Va bene il design degli schermi e magari anche la qualità LCD, ma che farne di iSight e Siri? Nel primo caso è simpatica l'idea che il tracking della propria faccia (stando a quanto riporta la fonte) consenta di proseguire con la video-conferenza a prescindere dai propri movimenti in salotto e distanza dal dispositivo

Nel secondo caso, per esperienza personale di un dispositivo sperimentale che ha partecipato a un progetto europeo, posso sottolineare il fastidio di usare l'interfaccia vocale per cambiare canali o altri parametri di una TV. Non solo dopo un po' è faticoso, ma la mancata comprensione dei comandi da parte del ricevitore genera immediato nervosismo.

Quella che Steve Jobs chiamava una "TV che spacca" speriamo possa essere qualcosa di più. Per altro Paul Gagnon è convinto che la presentazione ufficiale avverrà già nel 2013: o si danno una mossa o sarà ben più interessante analizzare la prossima sfavillante campagna marketing.