Apple radio in streaming per imitare Pandora

Apple avrebbe avviato una serie di trattative con le major musicali per dar vita a un progetto di radio online simile a Pandora. Si parla di un'applicazione capace di analizzare le collezioni musicali degli utenti iTunes e creare plyalist personalizzate in streaming.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Apple starebbe sviluppando un servizio di radio online che ricorda il progetto Pandora. The New York Times sostiene che più fonti avrebbero confermato il progetto, anche se al momento non è ancora chiaro il modello di business.

Pandora consente ai suoi iscritti di creare stazioni radio virtuali basandosi su un sistema di analisi delle tracce audio più gradite. In pratica l'algoritmo elaborato da Music Genome Project valuta circa 400 parametri dei brani segnalati dall'utente per dar vita playlist musicali personalizzate. La versione gratuita del servizio include pubblicità e alcune limitazioni di ascolto, mentre quella a pagamento (36 dollari all'anno) è completa di ogni funzione e priva di campagne.

Houston, qui radio-Apple

Apple potrebbe quindi aggiornare iPhone e iPad con un'applicazione proprietaria capace di analizzare le collezioni musicali degli utenti presenti su iTunes e sulla base di queste attivare radio personalizzate in streaming.

L'unico scoglio attualmente sembra essere rappresentato dalle licenze. La maggior parte dei servizi attualmente operanti online dispongono di contratti licenziatari che ne limitano l'attività - ad esempio vi sono restrizioni per la riproduzione dell'opera di alcuni artisti. Apple ovviamente vorrebbe avere mani libere e questo al solito richiede lunghe ed estenuanti trattative con le major.

Quel che è certo è che per la pubblicità verrà fatta entrare in gioco la piattaforma Apple iAD, che oggi consente agli sviluppatori di terze parti iPhone e iPad di inserire annunci pubblicitari all'interno delle rispettive applicazioni. La revenue share nel mondo delle app dalla scorsa primavera è del 70% per gli sviluppatori e del 30% per il colosso di Cupertino. Difficile prevedere se nel progetto musicale sarà proposto qualcosa di simile agli editori.

In ogni caso il servizio musicale non sarà presentato a breve. Secondo gli esperti potrebbe trattarsi di un interessante spinoff, ma non certo un nuovo core business per il segmento musicale.