Batteria a luce e calore, l'uomo-batteria si avvicina

Fujitsu svela una soluzione che, contemporaneamente, raccoglie energia da luce e calore. Potrebbe essere integrata in dispositivi o anche vestiti, trasformandoci in generatori di energia perpetui.

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a cura di Manolo De Agostini

I Fujitsu Laboratories hanno sviluppato un dispositivo ibrido che raccoglie energia dal calore e dalla luce. Con questo singolo dispositivo è possibile ottenere energia da due fonti separate, mentre prima potevano essere gestite combinando solo due singoli dispositivi.

L'Energy Harvesting definisce quel processo che consente di raccogliere l'energia dall'ambiente circostante e convertirla in elettricità. Negli ultimi anni l'idea di usare l'energia ambientale sotto forma di luce, vibrazione, calore, onde radio è diventata sempre più interessante e sono stati realizzati diversi metodi per produrre elettricità da questo tipo di dispositivi. L'obiettivo di queste tecnologie è riuscire a eliminare la necessità di avere batterie secondarie e alimentatori.

La nuova struttura di questo dispositivo ibrido non è complessa. Cambiando i circuiti elettrici collegati due tipi di materiali semiconduttori - di tipo P ed N - il dispositivo può funzionare come cella fotovoltaica o come generatore termoelettrico. I Fujitsu Laboratories hanno sviluppato con successo un materiale organico adatto a fungere da generatore nelle modalità fotovoltaica e termoelettrica. 

Il materiale organico ha un'efficienza elevata e può produrre energia persino dall'illuminazione all'interno di spazi chiusi in modalità fotovoltaica e generare energia dal calore in quella termoelettrica. Poiché il materiale organico e il suo costo sono bassi, il costo di produzione può essere ridotto.

L'uso di un dispositivo ibrido di questo genere potrebbe consentire di usare sensori in settori nuovi, oppure aumentare l'uso di sensori e altri dispositivi in settori come quello medico. Non è escluso anche che nascano soluzioni indossabili, che sfruttino il nostro calore corporeo.

I Fujitsu Laboratories continueranno a sviluppare questa nuova tecnologia per aumentare le prestazioni. L'obiettivo è portarla sul mercato nel 2015.