Cento anni di Turing, il genio che sconfisse Enigma

A 100 anni dalla nascita di Alan Turing, matematico britannico perseguito per omosessuale e morto suicida, il mondo gli rende omaggio: grazie a lui sono stati gettati alcuni tasselli importanti per la creazione del settore informatico.

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a cura di Manolo De Agostini

Sono passati 100 anni dalla nascita di Alan Turing, un uomo davanti a cui tutti dovrebbero togliersi il cappello e prestare un minuto di silenzio. Non vogliamo cadere nella retorica e discorrere sull'ignobile persecuzione in quanto omosessuale e la grazie postuma non riconosciuta dalla giustizia britannica, una vergogna per un paese civile e per il genere umano in generale. Purtroppo a causa di discriminazione Turing si suicidò all'età di 41 anni. Abbiamo sicuramente perso molto. Nessuno potrà mai cambiare la storia, ma renderla meno amara è possibile.

Per questo l'opinione pubblica britannica è da tempo che ne riconosce i meriti e così avviene in tutto il mondo. Non è un caso che oggi alle 18.30, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano si potrà vedere in azione Enigma, la macchina usata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale per codificare i messaggi inviati alle truppe, e che Turing riuscì insieme ad altri a sconfiggere grazie alla "Bomba", dando agli Alleati una carta decisiva per risolvere le sorti del conflitto mondiale.

Alan Turing per noi era, è e rimarrà solo uno dei tanti padri dell'evoluzione informatica. Se qui in Tom's Hardware possiamo lavorare su un computer e godere di ciò che ne consegue è anche per merito del britannico, che ha aperto la strada alla creazione di un settore che ha rivoluzionato il mondo. Lo stesso vale anche per voi che ci leggete: oggi potete fare tante cose con un computer, accedere a più fonti d'informazione, di svago e non solo.

Turing ha creato infatti l'omonima macchina, capace di manipolare i dati su un nastro seguendo regole ben definite. In poche parole, si trattava di una soluzione che rappresentava i primi passi verso i moderni computer, e che era in grado di eseguire algoritmi e leggere/scrivere simboli sul nastro. Chissà cosa ne penserebbe il genio britannico degli odierni PC, tablet e smartphone!

Il minimo è riconoscerne i meriti. Non è un fatto casuale che la massima onorificenza nel campo informatico e dell'intelligenza artificiale, istituita dalla Association for Computing Machinery nel 1966, si chiami il Turing Award. Il premio più in voga di questi tempi, almeno dal punto di vista mediatico, sembra invece essere il Doodle di Google: il popolarissimo motore di ricerca ha creato un logo interattivo che simula la macchina di Turing. Un modo intelligente per far conoscere chi era Turing a chi lo ignora.