Centrali nucleari USA compromesse da un file Word?

Gli attacchi denunciati dal New York Times avrebbero usato una nuova tecnica che sfrutta documenti di Word apparentemente innocui.

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a cura di Marco Schiaffino

Dopo l'allarme giallo lanciato dalle autorità statunitensi e reso pubblico con un articolo dal New York Times, cominciano a trapelare i dettagli riguardanti l'attacco hacker che avrebbe preso di mira alcune aziende che operano nel settore energetico e gestiscono anche delle centrali nucleari sul territorio USA.

Secondo i ricercatori di Talos, la task force dedicata alla cyber-sicurezza di Cisco, i pirati informatici avrebbero usato una strategia piuttosto tradizionale come lo spear-phishing (l'invio di email mirate per indurre le vittime ad aprire l'allegato) e un vettore altrettanto comune: un file di Word.

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I documenti usati, però, utilizzavano una tecnica di attacco mai vista prima: al posto di contenere codice dannoso (che sarebbe individuato dagli antivirus) utilizzavano infatti un collegamento a un server esterno per scaricare un modello di Word. Secondo i ricercatori, lo stratagemma permetterebbe ai pirati di rubare le credenziali di autenticazione degli utenti che aprono l'allegato. Gli analisti di Talos, però, non escludono che il modello potesse contenere altri malware.

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