La realtà cruda

Il wireless metropolitano USA insegna: il finanziamento pubblico e il coinvolgimento di un unico partner business non sono strade da percorrere.

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a cura di Dario D'Elia

La realtà cruda

"Sono le monorotaie di questa decade: tecnologia sbagliata, promessa a sfinire e completamente disattesa nel servizio", ha dichiarato Anthony Townsend, direttore ricerche del think tank Institute for the Future.

I cosiddetti "Municipal Wi-Fi" sfruttano la stessa tecnologia che si nasconde dietro gli accessi wireless dei coffee shop, degli aeroporti e delle reti domestiche. Centinaia di migliaia di antenne sono state istallate sui lampioni ad altre strutture metropolitane. I portatili e altri dispositivi dispongono poi di card Wi-Fi che permettono l'accesso alle reti attraverso frequenze non ancora regolate a livello normativo. In teoria si dovrebbe poter navigare online e scaricare la posta da ogni luogo.

Al momento, secondo il fondatore di MuniWireless, Esme Vos, negli Stati Uniti ci sono 175 città o aree metropolitane che dispongono di reti wireless parziali o complete; altrettante hanno progetti di implementazione analoghi. Il Rhode Island ha proposto una rete statale, mentre in California si viaggia con decine di macro-aree in stile Silicon Valley. Senza escludere i grandi centri del resto del paese: San Francisco, Los Angeles, Chicago, Atlanta, etc.

Insomma, non è ancora certo il fallimento economico di tutti i progetti, ma i primi risultati sono a dir poco preoccupanti. "Sarei sorpreso se la maggior parte di questi si trasformassero in un successo, e non avessero bisogno di raccogliere i soldi tassando i cittadini", ha dichiarato Michael Balhoff, analista della Legg Mason. "Il governo si sta buttando in un sistema di servizio pericoloso".