Configurazione per i Test

Un hub USB si rivela spesso una necessità se bisogna far coesistere diverse periferiche esterne. Per poter usufruire contemporaneamente di apparecchi conformi agli standard USB 2.0 e USB 1.1, il vostro hub dovrà disporre di un'architettura chiamata TT (dall'inglese Transaction Translator), capace di gestire differenti canali dati. Nel nostro test, abbiamo confrontato un hub classico dotato di un solo TT, con uno multi TT.

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a cura di Tom's Hardware

Configurazione per i Test

Sistema usato per il Test
Processore Intel Pentium 4, 2.0 GHz

256 KB Cache L2 (Willamette)

Scheda Madre Intel D845EBT, chipset Intel 845E
RAM 256 MB DDR/PC2100, CL2, Infineon
Controller i845E UltraDMA/100 (ICH4)
Scheda Video NVIDIA GeForce2 MX 400
Scheda di Rete 3COM 905TX PCI 100 MBit
Sistema Operativo Windows XP Pro 5.10.2600
Service Pack 1
Benchmark e Test
Software per misurare le prestazioni HD Tach 2.61, c't h2benchw
Driver e Impostazioni
Driver Scheda Grafica NVIDIA 29.42
Driver Intel Application Accelerator 2.3
Versione DirectX 9.0
Risoluzione 1024x768, 16-bit, 85 Hz refresh

Come sempre, i programmi usati per i nostri benchmark sono autoesplicativi o comunque facili da capire. Vogliamo tuttavia commentare brevemente questa particolare procedura usata per i test:

Abbiamo usato entrambi gli hub USB per tutte e quattro le diverse configurazioni e con due periferiche differenti, scelte principalmente tenendo conto di un uso domestico e uno professionale. Una delle due è un hard disk esterno USB 2.0 della ValuePlus, chiamato SPIO. L'altra è un comune Memory Stick della Hana Micron (USB 1.1).

Abbiamo utilizzato gli hub con queste quattro configurazioni:

  • Benchmark semplice, senza alcuna periferica collegata. Nessun altro componente USB è stato connesso all'hub.
  • Test con un dispositivo (per esempio lo SPIO), mentre si procedeva al trasferimento dati con il secondo (ad esempio la Memory Stick).
  • Test con un dispositivo mentre era attiva una webcam USB 1.1.
  • Test con un dispositivo mentre era attiva una webcam e venivano trasferiti dei dati al secondo dispositivo.

Le diverse configurazioni hanno creato differenti volumi di traffico, che possono realmente avvenire durante il normale uso e con cui gli hub USB si devono cimentare.