Costituzione per Internet in bozza: Italia all'avanguardia

L'Italia sta già lavorando a una Costituzione per Internet. Una commissione si sta occupando del progetto e la prima bozza verrà presentata alla riunione dei Parlamenti europei a Roma il 13 ottobre.

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a cura di Dario D'Elia

L'Italia avrà una Costituzione per Internet: la sua prima bozza verrà presentata alla riunione dei Parlamenti europei a Roma il 13 ottobre. Fra i primi sostenitori dell'iniziativa la presidentessa della Camera Laura Boldrini che proprio oggi ha spiegato a La Repubblica per quale motivo si sia deciso di costituire una Commissione di studio ad hoc.

"Nasce dalla consapevolezza che considerare Internet uno dei vari media è riduttivo e improprio. Internet è molto di più: è una dimensione essenziale per il presente e il futuro delle nostre società; una dimensione diventata in poco tempo un immenso spazio di libertà, di crescita, di scambio e di conoscenza".

Il progetto nasce durante il World Summit on Information Society di Tunisi nel 2005, ma oggi si parla già di una bozza che verrà discussa, votata online, emendata e infine adottata dal Parlamento italiano. Insomma, pura avanguardia considerato che esiste in Brasile e pochi altri paesi.

La commissione incaricata, formata da 20 persone divise tra parlamentari e società civile, lavora con la squadra che si occupa dell'Agenda Digitale. Ieri i primi resoconti stenografici hanno confermato che l'obiettivo è di stabilire delle regole minime per tutti i soggetti che operano in rete: il singolo cittadini, le imprese, governi, istituzioni, eccetera.

È una vera e propria Carta dei diritti digitali che il professore Stefano Rodotà, responsabile del progetto, a breve sintetizzerà in un documento per la consultazione pubblica.

I primi filoni tematici riguardano la necessità di:

  • Garantire la neutralità e la trasparenza della rete
  • Assicurare i diritti umani e le libertà fondamentali, il rispetto della dignità e dell'integrità della sfera personale di ciascuno e la sua libertà di espressione
  • Tutelare l'autonomia di ciascuno anche nella propria identità digitale e la riservatezza dei dati personali
  • Garantire la cittadinanza in Rete, attraverso l'accesso universale all'infrastruttura, l'apertura dei dati del settore pubblico e la loro libera utilizzazione nei limiti della legge e la fruizione da parte di tutti come mezzo di diffusione e condivisione
  • Favorire la circolazione della conoscenza e dei contenuti in Rete
  • Promuovere la sicurezza in Rete, sia essa di interesse pubblico o individuale (a partire dai minori e i disabili)
  • Promuovere azioni positive per l'educazione a Internet e la tutela dei diritti.