Cyberbullismo in aumento, sono le femmine le più aggressive

Il cyberbullismo è in crescita grazie alla diffusione di PC e smartphone, e fra i più a rischio ci sono i ragazzini italiani fra 8 e 17 anni, che però sanno come difendersi. Le più aggressive sono le femmine, i maschi preferiscono le scazzottate vere.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Uno studio commissionato da Microsoft (Online Bullying Among Youth 8-17 Years Old – Italy) riporta alla ribalta il fenomeno del cyberbullismo legato a computer e smartphone, che favoriscono il brutto vizio di aggredire e provocare gli altri attraverso la Rete. A cadere più facilmente vittime sono i ragazzini, che a loro volta diventano presto o tardi provocatori e cyberbulli a loro volta. I dati sono stati estrapolati tramite l'intervista di utenti tra gli 8 e i 17 anni, in 25 Paesi fra cui l'Italia. 

Il 28% dei ragazzi italiani è stato vittima di atti di cyberbullismo

A quanto pare i rampolli nostrani sono più soggetti al ruolo delle vittime. Ad essere più vulnerabili ovviamente sono i minori, soprattutto quando viene permesso loro di trascorrere più di 10 ore alla settimana a navigare su Internet. Gli adolescenti italiani sono però anche quelli che sanno difendersi meglio, grazie alla consapevolezza del fenomeno e all'apprensività dei genitori, che nel 61% dei casi pressa i figli per sapere quali siti visitano e cosa fanno durante l'attività online.

Benvengano quindi la tipica famiglia italiana un po' "invadente" nella vita dei figli e la tutela delle madri iperprotettive: se in molti casi gli effetti collaterali siano fastidiosi, in questo frangente se ne trae un effettivo beneficio. Bambini e adolescenti sono più seguiti e hanno più consapevolezza dei rischi che Internet porta con sé, e vengono istruiti a dovere sui comportamenti da tenere online.

Gioca inoltre un ruolo importante la maggiore sorveglianza per i piccoli utenti di età compresa fra 8 e 12 anni, a cui vengono imposte regole severe per i tempi di navigazione, vengono controllate più spesso le pagine e i contenuti visitati e sono attivati gli strumenti di controllo parentale per una supervisione più ferrea. Per i più grandicelli (da 13 a 17 anni), oltre alla raffica costante e insistente di domande sull'attività online, i genitori dispensano consigli su come proteggersi dalle aggressioni virtuali e come fronteggiarle nel caso non si riesca a evitarle.

I ragazzi sanno difendersi meglio di quanto pensiamo

Al contrario di quello che si potrebbe pensare le femminucce sono più aggressive dei maschi: sono il 19 percento contro il 12 percento dei maschietti, con atti che vanno dalla presa in giro alle minacce. I maschi continuano invece a preferire le scazzottate vere (il 51% contro il 35% del gentil sesso).

I numeri che ci riguardano sono comunque tali da alzare la soglia di attenzione: a quanto dichiarano il 28% degli utenti tra gli 8 e i 17 anni è stato vittima di molestie online. Parliamo del 9% in meno rispetto alla media dei Paesi presi in esame, ma non è certo un dato da sottovalutare.