Decreto liberalizzazioni: RC auto con RFID e scatola nera

Secondo indiscrezioni nel decreto liberalizzazioni sarebbero presenti novità per RC auto: chip RFID anti-contraffazione e sconti per chi istalla la scatola nera. Non meno importante un intervento legislativo per regolare il mercato delle commissioni legato a Bancomat e carte di credito.

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a cura di Pino Bruno

Il decreto sulle liberalizzazioni, firmato dal Governo Monti, potrebbe contenere qualche novità riguardante il digitale. Secondo indiscrezioni il documento che sarà approvato il 19 gennaio prossimo potrebbe introdurre novità tecnologiche anti-truffa. Si parla ad esempio di una soluzione per risolvere il problema delle assicurazioni RC auto fantasma

Piaga tutta italiana, perché i contrassegni può falsificarli anche un bambino. E infatti ci sono in giro milioni di furbetti (e vittime di truffatori) che l'assicurazione non la pagano. Tre milioni, secondo l'ACI. La conseguenza più cruda è che per motivi apparentemente ignoti tutti noi paghiamo la RC Auto più dispendiosa d'Europa. Qualcuno sostiene che le compagnie ci marcino e prendano a pretesto le truffe per rincarare il premio ogni anno. 

RFID per auto

Cosa vuol fare quindi il Governo? Sistemare etichette RFID (Identificazione a radio frequenza) nei contrassegni. I tag RFID sono a prova di contraffazione e possono essere letti a distanza, semmai da autovelox e dal SICVE- Safety Tutor autostradale. Se il contrassegno è taroccato non c'è scampo e il sequestro del veicolo garantito.

Sempre sul fronte RC Auto si sta pensando a un forte sconto se l'automobilista accetta di installare sull'auto una "scatola nera" fornita gratuitamente dalla compagnia di assicurazioni. La black box funziona più o meno come quella degli aeroplani. In caso di incidenti, è in grado di fornire informazioni preziose per chiarire dinamica e responsabilità. È un'opportunità che alcune compagnie prospettano già ai clienti. Il Governo però chiederà maggiore trasparenza alle assicurazioni, per evitare eventuali, sottese, fregature.

La terza novità dovrebbe incentivare l'uso della moneta elettronica, perché prevede un forte intervento sulle commissioni per l'uso di Bancomat e carte di credito. Non ci sono molti particolari, ma questa volta i criteri non saranno più stabiliti da convenzioni con le banche, bensì da un decreto del ministero dell'Economia.

Scatola nera

Se poi il Governo dovesse recepire anche una piccola parte dei suggerimenti dati da Agcom e mettere mano all'Agenda Digitale del Paese, Super Mario potrebbe planare su una colonna di monetine di consenso.

ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione