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Dreame L10 Prime | Recensione - il robot per le pulizie che dovresti acquistare

Dreame L10 Prime è stata una piacevole sorpresa: un robot aspirapolvere con un sistema di lavaggio pavimenti che funziona davvero molto bene!

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Il mondo degli aspirapolvere robot è diventato, ormai da tempo, incredibilmente competitivo, al punto che se ieri il mercato era dominato prettamente da iRobot, che con i suoi Roomba aveva sdoganato il concetto di pulizie automatizzate, oggi, anche grazie all'arrivo di tanti nuovi brand emergenti, le cose sono decisamente diverse, e molto più variegate.

E così, se ieri la guerra si combatteva tutta sul piano dell'efficienza della raccolta polvere, oggi le cose sono molto diverse, complici le innovazioni arrivate nel settore che hanno prima migliorato le mappature, poi automatizzato gli svuotamenti dei robot verso soluzioni più “pulite”, per poi arrivare al massimo dell'efficienza possibile nel campo del lavaggio, prima appannaggio solo di macchine molto specifiche e dedicate. Personalmente, sono entrato nel mondo dei robot aspirapolvere, ormai, 10 anni fa, quando il settore era ancora acerbo per ciò che riguardava i vari competitor, ed i sistemi di pulizia viaggiavano tutti in modo randomico per le case degli utenti, costituendo più un intralcio che un vantaggio. 

Da allora, una delle chimere che avevo chiaramente identificato, era quella del lavaggio pavimenti che, complice sistemi un po' “accroccati” non brillavano né per efficienza né per pulizia, e da lì ne è nata una sorta di bias, che mi ha sempre fatto optare per l'acquisto di soluzioni che facevano del lavaggio una caratteristica del tutto secondaria, questo almeno fino ad oggi.

Dreame L10 Prime, infatti, ha seriamente rivoluzionato il mio modo di concepire i robot aspirapolvere con funzioni di lavaggio pavimenti, e questo non solo perché, a differenza del passato, qui c'è un sistema che lava sul serio le superfici, ma anche e soprattutto perché il tutto è confezionato in un robot 2-in-1 che, tutto considerato, non solo funziona dannatamente bene, ma è venduto ad un prezzo davvero molto competitivo e questo, di per sé, potrebbe già chiudere questa recensione in modo positivo, ma facciamo che per dovere di cronaca si entrerà un po' più nello specifico, anche se il verdetto, lo ribadisco, dovrebbe già esservi chiaro: questo robot spacca di brutto.

Design a tutto tondo

Partendo dalla mera estetica, Dreame L10 Prime si presenaa come un robot in perfetta continuità con quello che è il form factor tipico di questo dispositivi, proponendosi con un design rotondo dal diametro di circa 35 cm, ed un corpo interamente bianco, sovrastato da un leggero rialzo frontale, corrispondente a quello che è il modulo del sistema di navigazione LIDAR, non sempre gradevole da vedere su questi dispositivi per quanto, ovviamente, la sua utilità sia fuori da ogni dubbio.

A fronte di questo, ci sono poi 3 tasti fisici, demandati all'accensione, al ritorno alla base, ed all'avvio delle attività programmate, tutti e 3 molto utili se si pensa che questo dispositivo, a differenza di altri, non dispone di un telecomando, accessorio ormai considerato desueto dal settore, che si è ormai completamente abbandonato al controllo via app, e va bene così. Unico appunto negativo per i tasti, dunque, è solo relativo al loro feedback, stranamente “plasticoso” e rumoroso per quanto, chiaramente, è possibile che in tutta la vita del robot vi troverete ad utilizzarli forse solo una volta o due.

Quel che ci ha stupiti, diversamente dal form factor del robot, è invece la sua stazione di ricarica e raccolta delle acque, che dal punto di vista estetico è, a giudizio di chi vi scrive, forse una delle più gradevoli mai viste in circolazione negli ultimi anni. Essa, anzitutto, è caratterizzata da bordi molto tondeggianti, al punto da risultare quasi rotonda se vista dall'altro, con linee che seguono idealmente quella che è la forma complessiva del robot. Il tono bianco panna che caratterizza l'intero dispositivo aiuta nella disposizione su mura chiare, ed il fatto che sia comunque relativamente bassa  (è altra 44,5 cm circa), la rende in qualche modo “mimetizzabile” con l'ambiente, senza risultare un pugno tech in un occhio, come spesso succede con questo tipo di sistemi di pulizia, le cui ingombranti colonnine hanno spesso l'aspetto brutalista di un ecomostro.

Insomma, nel complesso Dreame L10 Prime è un robot decisamente bello da vedere e facile da collocare in un ambiente domestico. Per altro, essendo dotato di un preciso scanner LIDAR, e poiché la colonnina è davvero ben progettata, anche e sopratutto per quanto riguarda lo spazio di parcheggio del dispositivo, esso può essere disposto anche in spazi relativamente stretti, e senza il bisogno di concedere al robot chissà quale spazio ai lati, per quanto questo, ovviamente, sia comunque consigliato per garantire un ritorno alla base della macchina che sia rapido ed efficiente.

Le performance che non ti aspetti!

Come detto in apertura: se c'è un problema che da sempre caratterizza gli aspirapolvere robot con funzioni di pulizia, questo è certamente nelle modalità con cui questi dispositivi hanno “preteso” di lavare i pavimenti. Una modalità arcinota, ed ancora in uso, che consisteva, semplicemente, in un modulo da attaccare alla pancia del robot, riempito di acqua, e con lo strusciare continuo di un panno in microfibra sul pavimento.

Un sistema funzionale solo in apparenza, che in realtà aveva spesso il problema di trascinare lo sporco in giro per casa, lasciando poi sotto al robot un panno lercio e maleodorante. Ebbene, Dreame L10 Prime non è nulla di tutto questo, anche e soprattutto perché la funzione di lavaggio non è qui un mero vezzo, ma una caratteristica principale di questo robot. 

Dreame L10 Prime, infatti, monta sulla sua parte posteriore due dischi rotanti (ancorati tramite dei forti magneti che ne impediscono il distacco accidentale), a cui sono attaccati tramite velcro di qualità due panni in microfibra, molto simili a dei piccoli mocio rotondi. Questi panni, che il robot più anche sollevare dal pavimento qualora non debbano essere attivati (come nel caso delle funzioni di sola aspirazione della polvere), sono quindi irrorati di acqua pulita alla colonnina e qui, anche grazie alla struttura dell'apposito vano di risciacquo, vengono ciclicamente lavati, e scaricati dell'acqua sporca.

In pratica il robot, alla richiesta di lavaggio pavimenti, bagna i panni, li struscia sulle superfici di pulizia della colonnina, e parte con il lavaggio dei pavimenti, ruotando i panni in modo energico ed assicurandosi, anche grazie allo scanner LIDAR, che le superfici siano pulite. Ogni tot (diciamo circa ogni 10 mq lavati secondo le nostre impressioni), poi, torna alla base di ricarica, risciacqua i panni, raccogliendo nella colonna l'acqua sporca, e ricaricando i mocio di acqua pulita per portare avanti il ciclo di pulizia fino alla fine. In tal senso, vi sarà ormai chiaro, a differenza di altri prodotti simili, la colonnina del Dreame L10 Prime è solo ed esclusivamente riservata al contenimento dell'acqua, con due serbatoi distinti per acque chiare e scure, e senza la possibilità di raccolta polvere che, invece, è appannaggio solo della linea L20 dell'azienda. Questo è un limite? Forse per alcuni sì, ma il punto è che le pulizie garantite da questa macchina sono davvero superbe, ed il risultato finale riuscirebbe a sovvertire il parere anche dei più scettici, perché i pavimenti, a fine ciclo di pulizia, non sono semplicemente puliti, ma brillano.

A margine va poi detto che questo robot, anche da indicazioni della casa madre, è compatibile con i detergenti per pavimenti della casa, e sebbene non sia specificato quale sia il rapporto ottimale tra detergente e acqua per delle pulizie ottimali, personalmente ho trovato che 20 ml di prodotto per tanica d'acqua carica al massimo, sono più che sufficienti per dei pavimenti lindi e pinti. Dulcis in fundo, a fine del ciclo di lavaggio (che, a proposito, impiega circa 1 minuto per metro quadro, a seconda degli ostacoli presenti sul percorso), il robot provvede poi anche a rilavare i panni in modo energico, attivando un sistema di asciugatura ad aria calda che, in circa 3 ore, disidrata completamente i panni di lavaggio onde evitare l'insorgere di batteri e cattivi odori.

Ok lava bene, ma come aspira?

Dreame L10 Prime, dunque, svolge un lavaggio pavimenti davvero di tutto rispetto e, come detto, se questo è il fulcro della vostra ricerca in termini di automazione delle pulizie, già fermandoci qui parleremmo di un acquisto caldamente consigliato. Il bello, però, è che anche semplicemente in termini di aspirazione, L10 Prime si comporta in modo impeccabile, offrendo una pulizia rapida e accurata dei pavimenti, e rimuovendo anche le più piccole particelle di polvere.

Anche qui, i meriti, sono molteplici: si parte dalla potenza di aspirazione, che con i suoi 4000 PA riesce ad aspirare anche le particelle di cibo più pesanti, come briciole, pezzi di pane o peggio. In seconda istanza c'è la spazzola rotante in gomma rigida, resistente e capace di spazzare in modo ottimale qualsiasi tipo di superficie. Ciò giustifica anche la presenza di una sola spazzola laterale, che qui non ha che lo scopo di aiutare il robot a pulire in prossimità di angoli e bordi, spingendo lo sporco laterale verso il centro, dove poi il sistema di aspirazione provvederà a catturarlo.  Una scelta sensata, per quanto forse una seconda spazzolina laterale avrebbe potuto fare comunque bene.

Unico appunto negativo, va allo scomparto di raccolta della polvere che, per quanto riguarda questo dispositivo, è decisamente sottodimensionato rispetto alla media. Parliamo, infatti, di uno spazio di raccolta di appena 450 ml, forse un po' pochini rispetto a molti altri modelli, ma giustificati, probabilmente, dalla presenza delle restanti componenti tecniche utili tanto alla navigazione quanto al lavaggio. Va detto che, certamente, lo spazio è sufficiente per pulire più e più volte una casa di media metratura e dunque il disagio è davvero minimo, tuttavia si tratta comunque di un parametro importante che, per deontologia, è giusto segnalare. Giusto è però anche dire che questo L10 Prime ha, in tal scompartimento, un sistema di chiusura e raccolta della polvere davvero ben fatto, che azzera le dispersioni di pulviscolo, e che filtra in modo intelligente le polveri sottili. Insomma, lo spazio sarà poco, ma è decisamente ben progettato e gestito.

Movimenti intelligenti con lo scanner LIDAR

Dal punto di vista della navigazione degli ambienti, per quanto non si tratti di un robot provvisto di una telecamera frontale, funzione oggi come oggi presente solo su elettrodomestici dai prezzi davvero elevati, Dreame L10 Prime si muove in modo intelligente per la casa, evitando comunque ostacoli, ed approcciandosi in modo delicati sia a muri e mobilio, sia ad eventuali “pericoli”. Provvisto, come tutti i dispositivi simili, di un bumper frontale che riconosce gli urti, questo robot non incorre quasi mai nello scontro con oggetti o muri e, anzi, è anche abbastanza abile nel riconoscere impedimenti “improvvisi” magari non presenti nella mappatura originale della casa.

Addirittura, a differenza di molti, il suo software è in grado di riconoscere stanze momentaneamente chiuse, che possono poi essere “recuperate” alla fine del ciclo di pulizie, o anche la presenza di tappeti che, anzi, non solo verranno riconosciuti, ma anche battuti grazie ad un momentaneo aumento della velocità. Avendo poi dei dischi rotanti mobili, capaci di sollevarsi dal suolo fino ad un massimo di 7mm, i tappeti saranno persino preservati dall'acqua nel corso dei cicli di lavaggio, con il robot che, diligentemente, solleverà i mocio in loro prossimità, evitando così di bagnarli e rovinarli.

Detto questo, specifichiamo anche che Dreame L10 Prime, come del resto tutta la gamma di robot aspirapolvere Dreame, ha forse una delle app migliori del mercato per ciò che concerne intuitività e controllo. L'App, che potrete scaricare facilmente sia per iOS che Android, si chiama Dreamehome, e garantisce non solo una connessione semplice e ben guidata, ma anche un controllo delle attività del robot pulito, preciso e senza intoppi. Potrete, dunque, programmare una pulizia, settare le impostazioni di lavaggio e aspirazione (potendo anche escludere l'una o l'altra), e impostare spazi appositi di pulizia o di esclusione della stessa.

Potrete poi monitorare la pulizia, ricevere notifiche relativamente ad essa (come anche ad eventuali necessità del robot, come quelle relative allo svuotamento delle acque scure), ed anche condividere l'uso dello stesso dispositivo con un altro utente, senza che quest'ultimo debba fare da zero l'intera procedura di pairing. Dreamehome, dulcis in fundo, offre persino la possibilità di creare una mappatura 3D dell'ambiente domestico, per quanto questa funzione richieda un bel po' di smanettamento da parte dell'utente, pur chiaro che si tratta di un qualcosa di assolutamente accessorio, e non fondamentale al corretto funzionamento del robot.

Dreame L10 Prime, chi dovrebbe acquistarlo?

Insomma, a chi è consigliato questo Dreame L10 Prime? Anzitutto, diremmo che questo robot è la scelta ideale per chiunque voglia seriamente automatizzare le pulizie domestiche, poiché la sua funzione di lavaggio non è solo funzionale, ma proprio sorprendente se si considera il risultato finale. Questo fattore, unito all'aspirazione dei pavimenti, potente e ben progettata, rendono questo robot aspirapolvere un compagno ideale per le pulizie di casa, specie qualora non abbiate tempo o, perché no, voglia, per sbrigare le pulizie quotidiane. Grazie al controllo via app, alla programmazione ed all'efficienza generale del prodotto, Dreame L10 Prime è, indubbiamente, il robot per chi vuole alzare le mani in casa il meno possibile, delegando il compito della pulizia a un dispositivo intelligente, ed in grado davvero di semplificare la quotidianità 

Voto Finale

Conclusioni Finali di Tom's Hardware

Pro

  • 4000 PA di potenza di aspirazione

  • Design compatto

  • Lavaggio pavimenti eccezionale

  • Sistema di asciugatura e igienizzazione dei panni

  • Compatibile con detergenti di pulizia

  • Mappatura intelligente

  • Rilevazione dei tappeti anche in modalità lavaggio

Contro

  • Costo non proprio per tutti

  • Necessaria una manutenzione regolare

  • Non ha un sistema di svuotamento automatico della polvere (esclusivo dalla gamma L20)

  • Un po' rumoroso in alcune situazioni

Commento

Dreame L10 Plus si posiziona come una scelta promettente nel panorama degli aspirapolvere robotici e questo soprattutto grazie al suo efficiente sistema di lavaggio dei pavimenti, che semplifica davvero la vita (e la routine quotidiana) dell'utente, ed è in grado di regalare risultati sorprendenti. Ben chiaro che si parla di un prodotto dal costo di quasi 600€, e dunque non per tutti, a conti fatti il rapporto qualità/prezzo resta comunque altissimo, al punto che questo aspirapolvere robot rientra, di diritto, tra i nostri indubbi consigli per gli acquisti. Insomma: se cercavate una soluzione per automatizzare le pulizie domestiche in modo sensato, allora non avete davvero più scuse!

Informazioni sul prodotto

Immagine di Dreame L10 Prime

Dreame L10 Prime

Dreame L10 Prime è un aspirapolvere robot 2-in-1 in grado non solo di aspirare, ma anche di lavare i pavimenti in modo efficiente e preciso.