Francia, trojan di Stato e filtri anti-pedoporno

In Francia è stata presentata una nuova proposta di legge che potrebbe intaccare i diritti digitali degli utenti

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo francese è convinto sempre di più che la legalità online possa essere perseguita esclusivamente con una parziale restrizione dei diritti digitali degli utenti. Dopo l'approvazione della normativa HADOPI, che consente agli ISP di sospendere i servizi di connettività degli utenti responsabili di P2P illegale, adesso è arrivato il momento di far fronte al problema della cyber-sicurezza e dei contenuti pornografici illegali.

 Con la Loi d'orientation et de programmation pour la performance de la Sécurité intérieure (LOPPSI), l'Esecutivo francese si propone obbligare i service provider ad adottare filtri che non consentano l'accesso a materiale pedopornografico online. La mancata adozione di misure adeguate potrebbe costare agli ISP 75mila euro di multa e pene per i gestori fino a un massimo di 12 mesi.

Allo stesso tempo, il Ministro dell'Interno Michèle Alliot-Mariem ha spiegato che nel progetto di Legge vi è un chiaro riferimento anche all'utilizzo di trojan-poliziotto che agevolino le operazioni di lotta alla criminalità. Ovviamente gli inquirenti dovrebbero, comunque, richiedere l'autorizzazione a un giudice per procedere con le intercettazioni.