Huawei indaga sui router colabrodo, ci farà sapere qualcosa

Huawei ha avviato un'indagine interna per analizzare i firmware dei router Huawei AR18 e AR29. Secondo gli esperti di sicurezza sono facilmente bucabili grazie a una serie di gravi vulnerabilità.

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a cura di Dario D'Elia

Huawei Technologies ha confermato di aver avviato una serie di verifiche sui firmware dei suoi router, fortemente criticati per una serie di gravi vulnerabilità. "Siamo a conoscenza di quanto ha riportato la stampa sulle vulnerabilità presenti su alcuni piccoli router Huawei e stiamo verificando i problemi", si legge nel comunicato ufficiale dell'azienda. In ogni caso la società cinese sostiene di attenersi a rigorosi standard e policy per quanto riguarda la sicurezza per proteggere le reti e gli interessi dei suoi clienti.

Huawei

"Huawei ha creato un solido sistema di risposta per affrontare i problemi di sicurezza e vulnerabilità dei prodotti", continua l'azienda. E infatti pare che l'impegno per affrontare l'argomento in ambito industriale sia diventato una priorità. Insomma, Huawei per prima sostiene che dovrebbero essere diffusamente resi noti i problemi di sicurezza modo che l'intervento possa essere agevole per tutte le aziende.

Intanto non è ancora chiaro se effettivamente i firmware dei router Huawei AR18 e AR29 siano a rischio di hijacking, heap overflow e stack overflow, come sostiene Felix Lindner, capo della società di sicurezza Recurity Labs. Certo bollare questi prodotti come "i peggiori mai analizzati" ha lasciato senza parole un po' tutto l'ambiente.

Forse l'unico elemento che non quadra negli ultimi tempi è il fuoco di fila contro Huawei Technologies. Va bene che il suo successo sta certamente danneggiando le specialiste occidentali, ma le accuse di dumping, di spionaggio industriale e spionaggio internazionale forse sono un po' troppo, anche per un'azienda che ha radici nella Repubblica Popolare Cinese.