I dettagli del regolamento AGCOM: cosa cambia?

AGCOM ha rilasciato il comunicato riguardante il nuovo regolamento sul copyright. Tante piccole novità e una certezza: la procedura è alternativa a quella giudiziaria ma non sostitutiva.

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a cura di Dario D'Elia

AGCOM ha pubblicato tutti i dettagli riguardanti il nuovo regolamento sul copyright, approvato ieri. Tante le novità rispetto alla prima versione, ma l'approccio all'argomento non sembra cambiare. "Abbiamo messo a punto un testo attentamente riconsiderato, dal quale sono state eliminate ambiguità e possibili criticità, fugando così qualsiasi dubbio sulla proporzionalità e sui limiti dei provvedimenti dell'Autorità e sul rapporto tra l'intervento amministrativo e i preminenti poteri dell'Autorità giudiziaria", ha sottolineato il presidente AGCOM Corrado Calabrò. 

"L'articolato verrà ora sottoposto a una nuova consultazione pubblica che prevede un ampio termine (60 giorni, NdR) per far pervenire osservazioni e suggerimenti. È nostra intenzione stimolare un dibattito approfondito e aperto a tutti i contributi e a tutte le voci della società civile, del mondo web e di quello produttivo, della cultura e del lavoro. In questo spirito ho anche dato la mia disponibilità a un'audizione presso le competenti Commissioni parlamentari sullo schema di regolamento qualora il Parlamento lo ritenga opportuno".

Regolamento AGCOM

Nello specifico la tutela del diritto d'autore sarà articolata in due momenti diversi:

  • Nella prima fase, se riconosce che i diritti del contenuto oggetto di segnalazione sono effettivamente riconducibili al segnalante, il gestore del sito può rimuoverlo lui stesso entro 4 giorni, accogliendo la richiesta rivoltagli (notice and take down).
  • Nella seconda fase, qualora l'esito della procedura di notice and take down non risulti soddisfacente per una delle parti, questa potrà rivolgersi all'Autorità, la quale, a seguito di un trasparente contraddittorio della durata di 10 giorni, potrà impartire nei successivi 20 giorni (prorogabili di altri 15) un ordine di rimozione selettiva dei contenuti illegali o, rispettivamente, di loro ripristino, a seconda di quale delle richieste rivoltegli risulti fondata.

AGCOM propone la procedura che la vede coinvolta quale alternativa a quella giudiziaria, e non sostitutiva. In ogni caso il ricorso al giudice di una delle parti blocca il tutto e "come tutti i provvedimenti dell'AGCOM, anche le decisioni in materia di diritto d'autore potranno essere impugnate dinanzi al TAR del Lazio".

  • La procedura non riguarda (sulla base del principio del fair use):
  • i siti non aventi finalità commerciale o scopo di lucro;
  • l'esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione;
  • l'uso didattico e scientifico;
  • la riproduzione parziale, per quantità e qualità, del contenuto rispetto all'opera integrale che non nuoccia alla valorizzazione commerciale di questa.

La procedura non prevede alcuna misura di inibizione dell'accesso a siti internet ed è presidiata dalle seguenti garanzie:

  • non si rivolge all'utente finale, né interviene sulle applicazioni peer-to-peer;
  • non limita la libertà di espressione e di informazione, ma assicura piena garanzia dei diritti di cronaca, commenti, e discussione o di diffusione a fini didattici e scientifici, nonché ogni uso non lesivo del normale sfruttamento dei contenuti;
  • non lede alcuna garanzia di contraddittorio tra le parti coinvolte, prevedendo in tal senso tempi adeguati nell'interesse di tutte le parti coinvolte;
  • inoltre, differentemente da quanto avviene nella maggior parte dei Paesi europei, in caso di upload, l'upoloader riceverà l'avviso di notifica e potrà avviare la procedura di contro notifica.

60 giorni dopo?

"Nel caso dei siti esteri, qualora, in esito all'attività istruttoria, l'Agcom richieda la rimozione dei contenuti destinati al pubblico italiano in violazione delle norme sul diritto d'autore e il sito non ottemperi alla richiesta, il caso verrà segnalato alla magistratura per i provvedimenti di competenza", sottolinea il documento ufficiale .

Per quanto riguarda invece le misure da sviluppare per favorire l'offerta legale si è deciso di puntare su:

  • promozione dell'offerta legale tramite l'individuazione di misure di sostegno allo sviluppo dei contenuti digitali e delle soluzioni idonee alla riduzione delle barriere normative;
  • elaborazione di codici di condotta dei gestori dei siti e dei fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici;
  • promozione di accordi tra produttori e distributori per la riduzione delle finestre di distribuzione, e la messa a disposizione di contenuti con modalità di acquisto semplificate e a costi contenuti;
  • promozione di accordi tra operatori volti a semplificare la filiera di distribuzione dei contenuti digitali relativi alle nuove modalità di sfruttamento favorendo l'accesso ai contenuti premium;
  • individuazione di criteri e procedure per l'adozione di accordi collettivi di licenza;
  • realizzazione di campagne di educazione alla legalità nella fruizione dei contenuti;
  • osservatorio per monitorare i miglioramenti della qualità e le riduzioni dei prezzi dell'offerta legale di contenuti digitali;

"Tali obiettivi saranno perseguiti anche attraverso l'istituzione presso l'Autorità di un Tavolo tecnico al quale saranno invitati a partecipare tutte le categorie interessate e le associazioni di consumatori e utenti", conclude il documento. 

A questo punto non resta che attendere i primi commenti delle associazioni dei consumatori e degli esperti di diritto digitale per comprendere la portata di queste correzioni.