Il presidente Hollande cancellerà l'HADOPI e tasserà Google

Il neo-presidente francese François Hollande è sempre stato contrario alla legge anti-pirateria HADOPI. Pensa a un sistema di sussidi e tutela dei diritti d'autore basato sulla tassazione dei servizi provider come ad esempio Google.

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a cura di Dario D'Elia

La vittoria di François Hollande alle elezioni presidenziali francesi rischia di rimettere in discussione la strategia anti-pirateria francese: la legge Hadopi (3 violazioni e ti stacco la connessione ADSL) potrebbe essere cancellata. "Hadopi ha dimostrato la sua inefficienza e ingiustizia", ha dichiarato pochi giorni fa Hollande al sito web specializzato in cinema AlloCiné. 

"In ogni caso, non ritengo che la pirateria sia un problema minore: è per questo che sto proponendo di sostituire Hadopi votando una legge basata su una seconda versione dell'Exception Culturelle che garantirà il finanziamento del cinema francese e la tutela dei diritti d'autore. Voglio rompere con il semplicismo distruttivo che non ha risolto nulla e ha contribuito a separare inutilmente gli artisti dal loro pubblico. Non esiste una soluzione semplice, ma un nuovo modello da inventare".

Il Presidente Hollande

L'Exception Culturelle è un concetto introdotto nel 1994 all'interno dell'Accordo Generale sulle Tariffe ed il Commercio (GATT) - ovvero l'accordo internazionale che regola le relazioni commerciali per favorire la liberalizzazione a livello mondiale. In pratica l'idea è di trattare ogni prodotto culturale diversamente da quelli puramente commerciali. Ad esempio questa "eccezione" ha consentito alla Francia di valorizzare e proteggere le proprie produzioni cinematografiche con sussidi e quote per i prodotti di importazione. Ad esempio negli ultimi 20 anni è stato posto un freno all'invasione del cinema straniero - soprattutto statunitense.

In quest'ottica la revisione dell'Exception Culturelle, svelata per la prima volta durante la "Biennales internationales du spectacle" di Nantes nel gennaio 2012, dovrebbe consentire di rafforzare ulteriormente la "diga" con un occhio di riguardo al digitale, semplificare la gestione delle licenze e mantenere quote nonché sussidi per arte, musica, film e letteratura nazionale. Il tutto senza dimenticare ovviamente un duro contrasto nei confronti di chi realmente lucra sullo scambio di materiale illegale.

Adieu Sarkozy

Ma dove trovare il denaro per fare tutto questo e sovvenzionare le piattaforme online legali? Secondo la testata Slate.fr, Hollande sarebbe favorevole alla tassazione dei service provider come ad esempio Google e gli operatori TLC. Una proposta di legge che quando venne presentata dal partito (Union pour un Mouvement Populaire) del presidente uscente nel giugno 2011 fu respinta dall'Assemblea Nazionale quasi all'unanimità. 

"Per sintetizzare il mio punto di vista, ma anche il mio impegno, non esiste una soluzione semplice. Dobbiamo agire in consultazione e trovare la soluzione (esiste!) che finanzierà la creazione e la diffusione più ampia di opere per il pubblico. Respingo il semplicismo, ma anche quanto sia facile a seconda della stanza o del pubblico dire esattamente l'opposto - e succede. Quello che so è che non giungeremo mai a fine se non siamo in grado di bilanciare il diritto di ciascuno di accedere opere e il diritto degli autori di essere risarciti", sottolineò con trasporto François Hollande nell'intervento a Nantes.