Indagine sui Flash cookie, un guaio per la privacy

La Federal Trade Commission esamina i Flash cookie: non sarebbero controllabili dagli utenti. Secondo l'ente Flash ha anche altri problemi, ma saranno esaminati in seguito.

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a cura di Manolo De Agostini

L'FTC (Federal Trade Commission) metterà sotto esame i cosiddetti "Flash cookie", ovvero quelle parti di codice che collezionano dati sull'attività online degli utenti e che spesso non sono eliminabili dai browser con i comuni strumenti integrati. Questa materia è sul tavolo degli avvocati che si occupano di privacy dallo scorso anno.

"C'è un problema con Flash e deve essere risolto…stiamo parlando con Adobe", ha dichiarato il presidente della FTC, Jon Leibowitz. Ed Felten, capo delle questioni tecnologiche in seno all'ente, ha specificato che Leibowitz si riferisce ai "Flash cookie", che Adobe chiama "local shared objects".

"Il problema ha che fare con l'uso di Flash per il tracciamento delle attività. Oggi quando usate i controlli di privacy del vostro browser non influite direttamente sul trattamento dei local shared objects di Flash… Ci sono anche altri problemi con Flash, i quali penso potremo affrontare un'altra volta", ha aggiunto Felten.

Un portavoce di Adobe ha dichiarato che i local shared objects di Flash non sono mai stati progettati per essere usati con l'intento di tracciare le attività online. "L'azienda ha ripetutamente affermato che condanna pubblicamente queste pratiche perché travalicano chiaramente la scelta espressa dell'utente". Adobe si è detta disposta ad supportare qualsiasi iniziativa industriale atta a promuovere chiarezza sul tema.

Le nuove versioni di Flash offrono migliori controlli sulla privacy, più integrati nei browser. Google Chrome per esempio consente agli utenti di controllare i Flash cookie tramite un'opzione presente nel browser, che rimanda al sito web di Adobe.