La soluzione è nella "skill" del consumatore

Gli esperti di camere digitali concordano sul fatto che più megapixel concorrono all'aumento del "rumore grafico"; i produttori nella maggior parte dei casi negano affidandosi ai software.

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a cura di Dario D'Elia

La soluzione è nella "skill" del consumatore

Disporre della migliore tecnologia, a volte però, non vuol dire avere successo. Fujifilm, ad esempio, sfrutta una tecnologia basata su due sensori per ogni pixel – uno per condizioni di bassa luminosità ed uno per alta. "Queste camere fanno un ottimo lavoro con dettagli luminosi", ha dichiarato Chris Crotty, analista di iSuppli. "Si tratta di un ottimo sforzo, ma non ha avuto effetti sul mercato".

"I megapixel saranno sempre importanti, ma con la scafattezza crescente dei consumatori verrà considerata una delle caratteristiche vincenti e non l'unica", ha spiegato Richard Campbell, vice presidente di Panasonic Consumer Electronics. "La maturazione del mercato porta inevitabilmente a consumatori che guardano alla qualità delle lenti, dei processori e delle tecnologie di stabilizzazione".

Comunque, sempre secondo Crotty, la corsa al megapixel continuerà. I produttori hanno stimato che nel 2006 la media della camere digitali era di 5.7 megapixel; le previsioni, adesso, indicano per il 2007 circa 6.5 megapixel, che entro il 2010 diventeranno 9.2.

"Abbiamo già superato la soglia dove i megapixel facevano la differenza", ha concluso MacAskill di SmugMug. "Nelle ultime 3 milioni di stampe che abbiamo fatto per gli occhi più attenti, nessuna è ritornata indietro per mancanza di pixel".

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