Le smart city funzionano davvero? Sì, almeno secondo i dati raccolti a Dallas

AT&T e la Dallas Innovation Alliance hanno reso noti i risultati di uno studio durato un anno sui vantaggi dell'implementazione di servizi smart nella città di Dallas. I dati sono incoraggianti.

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a cura di Alessandro Crea

Ormai si parla sempre più spesso di smart city e dei servizi intelligenti che nel prossimo futuro miglioreranno la vivibilità delle nostre città. Con le connessioni 5G ancora al di là da venire però molte di queste sono solo considerazioni e speculazioni senza un riscontro concreto nella realtà, almeno fino a ieri. Il noto provider statunitense AT&T e la Dallas Innovation Alliance infatti hanno reso noti i risultati di uno studio svolto proprio a Dallas e protrattosi per un anno, in cui si analizzano i vantaggi concreti portati dall'adozione di soluzioni smart per la città.

Ebbene il risultato dice che le ricadute positive sulla società, la vita dei cittadini e le attività economiche non sono più solo ipotesi ottimistiche, ma realtà concrete su cui fare affidamento per progettare le città del futuro.

Tra i risultati più interessanti quelli legati all'impiego della polizia per ridurre il tasso di criminalità nelle zone interessate dalla sperimentazione che, unitamente all'ottimizzazione della temporizzazione dei semafori pedonali, ha portato a un aumento del 13% delle persone presenti nell'area, con un relativo incremento del 12% delle entrate delle attività commerciali, con una diminuzione del 6% del tasso di criminalità. La possibilità di accedere ai dati sul traffico pedonale nella zona inoltre ha consentito ai negozianti di ottimizzare gli orari e le attività svolte dallo staff – inventario, risistemazione della merce in esposizione, conteggi cassa etc. - in modo da assicurarsi che fosse sempre disponibile quando la clientela più lo richiedeva.

L'altro dato interessante riguarda l'adozione di un sistema di illuminazione stradale intelligente con luci al LED a basso consumo, che ha portato a un risparmio del 35% nei costi dell'illuminazione pubblica. Ciò non è dovuto esclusivamente all'utilizzo dei LED al posto delle lampadine normali, ma anche al fatto che le luci stesse si accendevano solo nel caso in cui persone o automobili fossero in transito restando spente per il resto del tempo.

Lo studio è molto utile per gli sviluppi futuri del settore. A partire dal 2023 infatti secondo Business Insider le diverse città del mondo investiranno ogni anno 900 miliardi di dollari in questo genere di tecnologie ed è quindi importante capire per tempo cosa funziona e dove sono i migliori margini di guadagno, tanto per le aziende che per le città e i cittadini stessi.

In Italia il 5G, che sarà realtà a partire dal 2020 e che è la tecnologia che renderà davvero possibile tutto questo, per una volta siamo all'avanguardia nella sperimentazione, con diversi progetti pilota come BariMatera 5G, ma ce ne sono diversi da Torino a Milano, fino a Roma. Se il futuro sarà davvero smart il merito dunque sarà della sperimentazione nel presente.