L'informatica in Italia: crescita a rilento

L'informatica in Italia cresce, ma non riesce a tenere il passo del resto del mondo

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a cura di Manolo De Agostini

Secondo il Rapporto Assinform 2007, il mondo dell'informatica in Italia ha ripreso a crescere lasciandosi alle spalle la brusca frenata del 2004 in cui fece segnare un -0,4%. Per quanto riguarda l'anno 2006, il settore informatico in Italia ha fatto registrare un +1,6% (19.804 milioni di euro), da sommare al buon +0,9% del 2005.

Dati alla mano sembrerebbero tutte rose e fiori, ma la situazione è più intricata di quanto si pensi: il divario con il resto del mondo è sempre più marcato e se non s'interverrà in qualche modo l'Italia diventerà sempre più un paese "consumatore di tecnologie altrui".

“La ripresa del nostro settore informatico è un segnale certamente positivo che non va assolutamente sottovalutato nell'attuale fase di crescita dell'economia italiana, soprattutto perché proviene da un risveglio di attenzione verso l'innovazione da parte delle imprese. Ma , esaminato nel contesto di un ciclo mondiale che punta sull'Information Technology come al fattore di accelerazione della crescita economica e della competitività di prodotti e servizi, va riconosciuto che il circolo virtuoso generato dall'innovazione tecnologica in Italia fa ancora troppa fatica a decollare", ha dichiarato Ennio Lucarelli, presidente di AITech-Assinform.

"Ci troviamo, in realtà, in un quadro di marginalità nei processi internazionali di produzione dell'innovazione tecnologica che dovrebbe creare serio allarme nei nostri governanti e indurli a varare una politica di grande impatto per imprimere in tempi brevi un'inversione di tendenza".

Sulla crescita del settore informatico ha influito senza dubbio la generale ripresa economica italiana, non sufficiente però a tenere il passo della comitiva di testa. Nel 2006 l'IT statunitense è cresciuto del 5,7%, mentre quello europeo ha fatto registrare una crescita media del 3,9%, con punte del 6,8% come nel caso della Spagna. Un'analisi più approfondita dei dati mostra quali siano le aree che hanno guidato la crescita.

Oltre al forte contributo famigliare, sono state soprattutto le imprese a investire maggiormente nell'IT, con le grandi (10.696 milioni, +1,3%, contro il +0,9% del 2005), le medie (4.678 milioni, +1,8%, in linea con l'anno prima) e le piccole (3.475 milioni + 0,3%, da raffrontare però con il calo dell'1,4% del 2005) realtà tutte in crescita.

La vendita di hardware (sistemi, stampanti e periferiche) in Italia è crescita del 3,7%, tanto che sono stati venduti 4.979.000 PC: in questo caso le vendite di portatili (2540.000 unità) hanno superato quelle dei desktop (2.255.000) anche sommando a essi i pc server (184.000). Grazie a questi risultati il parco macchine in Italia è pari a 24,7 milioni di unità.

Oltre al settore informatico, c'è da registrare un ottimo 2,1% del settore delle telecomunicazioni: un business da 44.040 milioni di euro. Le telecomunicazioni mobili (+4,5%) "pesano" grazie a 23.642 milioni, mentre le fisse raggiugono i 20.398 milioni (-0,4%).

Gli utenti mobili, pari a 44,9 milioni, sono in aumento dell'1,1%, mentre tutt'altro panorama avvolge le telecomunicazioni fisse. Voce e trasmissione dati sono in calo rispettivamente del 4,6 e 3,6 percento, mentre i servizi a valore aggiunto e le connessioni Internet crescono del 6,4 e del 7,5%. Per quanto concerne le connessioni a Internet, è stato registrato un incremento del numero di accessi ad alta velocità, con 8,2 milioni d'accessi in modalità xDSL (+26,5%) e di 324 mila su fibra ottica (+8%).