Mai più ditate sullo smartphone, basta usare delle candele

Un gruppo di ricercatori tedeschi ha trovato il modo per produrre con l'aiuto delle candele una superficie di rivestimento impermeabile, resistente a liquidi e olii. Si potrà produrre in scala con costi bassi e si potrà impiegare anche per qualsiasi superficie touchscreen.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Vi danno fastidio i pannelli touchscreen pieni di ditate? Sappiate che un gruppo di riceratori tedeschi del Max Planck Institute for Polymer Research di Mainz sta lavorando per trovare un metodo economico e facile da mettere in pratica per rendere impermeabili le superfici in modo che olii e liquidi scivolino via.

Il sistema si basa sul nerofumo delle candele, con il quale è stata trattata una nuova superficie trasparente in grado di respingere acqua, ma anche olii e idrocarburi. Questa nuova protezione potrebbe essere impiegata per le lenti degli occhiali, così come per gli schermi delle TV e per qualsiasi prodotto tecnologico.

Il nerofumo della candela raccolto sul vetrino

Il risultato si ottiene usando una combinazione di fuliggine di candela e silice. La procedura messa a punto prevede la raccolta del nerofumo dalla candela ponendo un vetrino sulla fiamma. La fuliggine così ottenuta è stata rivestita con uno strato di silice di circa 25 nanometri tramite un processo di deposizione a vapore, in modo da far corrispondere la struttura delle particelle di silice a quella della fuliggine sottostante.

Il tutto è poi stato cotto a 600 gradi, tramite una procedura chiamata calcinazione, per ottenere la massima trasparenza della superficie. Il vetro ottenuto è stato ulteriormente rivestito con molecole di fluoro per migliorare ancora di più la funzione repellente. Il risultato è che vari tipi di olii, solventi e liquidi rimbalzano sulla superficie come palline ping pong anziché attaccarvisi.

La struttura del nuovo materiale, vista al microscopio elettronico

Gli studiosi hanno spiegato che questa scoperta è di cruciale importanza non solo per l'elettronica di consumo, ma soprattutto per gli ambiti scientifici e medicali. Nel corso del tempo sono state create differenti tecniche di impermeabilizzazione che consentivano di far scivolare via l'acqua o gli olii dalle superfici, ma non entrambe le sostanze.

La tecnica messa a punto dai ricercatori tedeschi è invece polivalente e secondo Neelesh Patankar, ingegnere meccanico presso la Northwestern University, si tratta di un passo importante verso lo sviluppo di un sistema che è commercialmente fattibile anche in ambito consumer.

Le particelle di fuliggine di dimensioni simili a quelle impiegate nell'esperimento sono infatti disponibili in commercio, quindi non è azzardato ipotizzare una produzione su larga scala a basso costo. In questo momento il gruppo di ricercatori sta valutando accordi di partnership commerciali per lo sviluppo dei prodotti.