Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ieri ha deciso di alzare i toni del confronto con i colossi statunitensi come YouTube. Durante la presentazione del sistema integrato multimediale TgCom24, presso il Collegio dei Membri dell'Associazione delle Televisioni Commerciali Europee a Bruxelles, c'è stato spazio anche per considerazioni sul Libro Verde dedicato alla convergenza tra TV e Internet presentato dalla Commissione UE.
"È uno strumento che può promuovere la ricerca di soluzioni concrete per riequilibrare il quadro normativo e le attuali asimmetrie regolamentari", ha dichiarato il presidente. "Asimmetrie che hanno permesso un ingente drenaggio di risorse dai produttori di contenuti a beneficio di operatori tecnologici d'oltreoceano che hanno costruito rendite parassitarie senza contribuire in alcun modo al finanziamento di contenuti originali di qualità".
Fedele Confalonieri
Il tema è caldissimo, e com'è risaputo riguarda anche gli operatori di telecomunicazioni. Ma in abito televisivo preoccupa sempre di più il conflitto tra il vecchio e il nuovo che avanza. "Ci sono diverse questioni politiche da risolvere. Non ultimo, il fatto che alcuni player, come i broadcaster, devono rispondere a molti requisiti o sono sottoposti a forme di protezione che non riguardano i nuovi operatori", ha ricordato Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea. "C'è il problema reale di come assicurare una concorrenza leale, tanto più che i confini tra i diversi settori sono ormai confusi".
Non meno importante la tutela della produzione di opere originali europee rispetto a quella statunitense. "In quasi 25 anni di politiche volte a legittimare e promuovere l'eccezione culturale, i broadcaster europei hanno contribuito attivamente al finanziamento e alla promozione della diversità culturale nel settore audiovisivo", ha aggiunto Confalonieri. "La nostra capacità produttiva deve essere promossa come un asset prezioso e tutelata da business model basati esclusivamente su tecnologie che sfruttano l'investimento produttivo altrui".
Non a caso recentemente il Commissario alla Cultura Andreoulla Vassiliou ha ricordato come i "broadcaster esercitano un ruolo chiave, fornendo investimenti per un valore pari all'80% dell’intera produzione in contenuti europei".