Microsoft, forse, pronta a pagare la multa

Brad Smith, vice presidente di Microsoft, valuterà il da farsi; certo è che il capitolo non si è ancora chiuso.

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a cura di Dario D'Elia

Le reazioni di Microsoft alla sentenza di ieri del Tribunale europeo di prima istanza sono state decisamente pacate. Brad Smith, vice presidente e general counsel di Microsoft, ha espresso gratitudine per l'impegno della Corte e rimandato considerazioni più approfondire alla completa lettura della sentenza.

"Penso che la decisione dia chiaramente alla commissione un ampio potere discrezionale", ha dichiarato Smith. Insomma, a suo parere anche altri colossi, come Apple, Google o IBM, d'ora in poi dovranno fare attenzione alle loro strategie di espansione.

"Lasciatemi essere chiara, signori e signore, c'è un'azienda che dovrà smettere di comportarsi illegalmente dopo questa sentenza, e si tratta di Microsoft", ha dichiarato Neelie Kroes, il Commissario per la concorrenza UE. "La corte ha confermato la visione della commissione, che ha riscontrato nei comportamenti di Microsoft un danno per i consumatori. È un chiaro segnale che le aziende superdominanti non possono abusare della loro posizione nei relativi mercati per frenare l'innovazione dei competitor ".   

"In futuro, quando integreremo nuove funzionalità su Windows, dovremo comportarci in modo diverso dopo questa sentenza. Comunque almeno per ora non è il caso di giungere a conclusioni affrettate", ha concluso Smith.

Entro 60 giorni si scoprirà se Microsoft ha intenzione di appellarsi o accettare di buon grado di pagare la multa milionaria – e aggiornare i suoi prodotti per soddisfare le richieste UE.