Nikon D5, prime impressioni della reflex top di gamma

Nikon ha dato la possibilità ai fotografi e alla stampa di provare la D5, reflex professionale ammiraglia della Casa giapponese.

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a cura di Mauro Piatti

Nikon ha organizzato un Open Day nelle due principali città italiane per dar la possibilità ai fotografi e alla stampa di provare la D5, la reflex professionale ammiraglia della Casa giapponese recentemente presentata al CES di Las Vegas. Tom's non poteva mancare all'evento.

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Aver la possibilità di provare una D5 non capita proprio tutti i giorni. Così, negli studi Magna Pars di Milano, fra modelle, giocolieri e session di presentazione del prodotto, Nital – importatore italiano di Nikon – ci ha messo a disposizione una D5 per un primo approccio sul campo.

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Tanto per cominciare, questa reflex è dotata di un nuovo sensore CMOS full frame da 20,8 Mpixel, che permette di raggiungere valori ISO mai visti prima. La sensibilità standard - da 100 a 102.400 ISO - si può infatti espandere sino a 3.280.000 ISO (!!!), il che significa poter registrare i dettagli e il colore di soggetti ripresi in scenari di luce davvero bassa.

Certo, a quelle sensibilità il rumore si vede, ma nel range da 3.200 a 12.800 ISO, tipico per la fotografia sportiva indoor, la qualità dell'immagine è ai massimi livelli. Si noti che tali sensibilità sono utilizzabili anche durante la ripresa di filmati, per applicazioni speciali.

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Il processore d'elaborazione delle immagini EXPEED 5 offre, rispetto al precedente EXPEED 4, ampliate capacità di calcolo e permette uno scatto continuo sino a 14 fps con lo specchio alzato, che diventano 12 fps con specchio abbassato e quindi con le piene prestazioni AF/AE. Questa velocità è davvero notevole, il pulsante di scatto è così sensibile che – quando è in modalità continua - basta sfiorarlo per disporre di questa straordinaria velocità in burst. Fra l'altro, il buffer consente di acquisire fino a 200 immagini in formato NEF (RAW) a 14 bit lossless nel corso di una singola sequenza ad alta velocità! In questi casi, i rapidi meccanismi sequenziali dell'otturatore e dello specchio riducono significativamente l'oscuramento del mirino.

Le immagini RAW sono di tre dimensioni possibili, S, M e L, per maggiori velocità di workflow. 

L'aspetto forse più impressionante è però dato dall'autofocus, che impiega un sistema costituito da ben 153 punti distribuiti anche nelle zone periferiche dell'area immagine. Di questi, 55 sono selezionabili. Ciò rende più semplice il tracking di soggetti piccoli e situati nella parte periferica del frame, offrendo una maggior libertà di composizione nell'inquadratura. I sensori a croce sono 99, di cui 35 selezionabili dall'utente, con una sensibilità di – 4 EV sul punto di MAF centrale e – 3 EV su tutti gli altri 152 punti. 

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Il pattern dei punti di messa a fuoco della nuova Nikon D5

Questa caratteristica si traduce nella possibilità di mettere a fuoco anche in condizioni di scarsa illuminazione e di soggetti a basso contrasto, come abbiamo potuto verificare direttamente nei locali in cui si è svolto l'Open Day che, ad eccezione dell'area di shooting sotto ai riflettori, erano scarsamente illuminati.

Le aree di MAF selezionabili con la D5 sono le seguenti:

  • AF a punto singolo: usa un piccolo punto di messa a fuoco
  • AF ad area dinamica: usa 25, 72 o 153 punti di messa a fuoco
  • Area AF a gruppo: usa gruppi di più punti
  • Tracking 3D: usa 153 punti, con area di acquisizione che può essere espansa, integrando anche le informazioni sui volti
  • Area AF Auto: usa 153 punti e il face detector

Altra chicca è costituita dalla micro-regolazione dell'AF tramite la MAF in Live View. Sappiamo infatti che la messa a fuoco in Live View, essendo a contrasto e quindi a sul sensore, è per definizione accurata. Confermando il valore di acquisizione con un tasto, il sistema della D5 determina automaticamente che valore assegnare al parametro della micro-regolazione in funzione della taratura di fabbrica dell'obiettivo onde evitare fenomeni di front/back focus.

Una novità riguarda anche il monitor posteriore RGBW da 3,2" (8 cm) e 2.359 kpixel di risoluzione: è di tipo touch, ma non orientabile. Ottima la leggibilità. 

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Scattando in Live View, si può utilizzare il touch screen per modificare il punto AF oppure acquisire i dati di pre-misurazione del bilanciamento del bianco spot, in base all'area selezionata all'interno del fotogramma.

Nel comparto video, la D5 è la prima fotocamera Nikon in grado di registrare direttamente filmati in 4K a 30p/25p/24p. Il frame rate raddoppia nelle riprese Full HD (1080p) in vari formati del sensore, incluso il ritaglio pixel Full HD nativo. Presente ovviamente l'uscita clean HDMI. 

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Inconsueta l'idea d'adottare un doppio slot di memoria per le veloci XQD card, in alternativa alle più classiche CF card. Il secondo slot può essere utilizzato per copie di backup o per memorizzare separatamente file in formato NEF + JPEG; è anche possibile copiare le immagini da una card all'altra.

Una volta impugnata, la macchina sorprende positivamente non solo per l'ergonomia dei comandi, ottimizzati per un controllo più intuitivo della macchina, ma anche per il peso inferiore a quanto la mole della stessa lascerebbe prevedere: 1.235 grammi il solo corpo, senza batteria. Ciò grazie al corpo in lega di magnesio dotato di guarnizioni per resistere alla polvere e all'umidità.

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Il prezzo è stato fissato a 6.990 Euro per il solo corpo, una cifra proporzionata ai contenuti tecnologici offerti da questa super reflex.