Nordest italiano sempre più spiato dai dipendenti infedeli

L'Osservatorio nazionale per la sicurezza informatica di Yarix ha rilevato quest'anno un incremento dell'800% dei casi di spionaggio industriale nel Nordest. La cosa più preoccupante è che spesso gli hacker hanno una talpa all'interno delle aziende.

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a cura di Dario D'Elia

Lo spionaggio informatico è diventato il nuovo incubo del Nordest italiano. Secondo l'Osservatorio nazionale per la sicurezza informatica di Yarix dall'inizio dell'anno il fenomeno è cresciuto dell'800%.

"Anche se questo tipo di reato rappresenta un fenomeno che esiste da sempre, è soltanto in questi tempi di crisi che sembra essersi acuito, soprattutto a causa di numerosi casi di infedeltà del personale interno alle aziende colpite", ha commentato Mirko Gatto, presidente dell'Osservatorio trevigiano.

Tu mi licenzi e io ti bastono

"Il timore di licenziamenti facili o di provvedimenti di mobilità mettono a dura prova professionisti che, sentendo sottostimate le proprie competenze o in alcuni casi per vera e propria vendetta nei confronti dell’azienda, utilizzano la possibilità di accedere a dati ed informazioni importanti per poterli rivendere o impiegarli ai propri scopi".

Il caso più recente ad esempio è stato quello di una multinazionale con quartier generale in provincia di Verona. Ha praticamente subito un attacco contemporaneo in tutte le sue 5 sedi dislocate nel mondo, ritrovandosi con dati cancellati e partizioni del sistema operativo crittografate - quindi inaccessibili. "Siamo intervenuti per la gestione dell’incidente e, dopo un’attenta analisi, abbiamo scoperto che qualcuno aveva ceduto le chiavi di accesso al sistema ad hacker esperti".

"Il risultato? L’azienda ha dovuto ricorrere alla cassa integrazione per gli oltre 400 dipendenti per più di un mese, con perdite di ordinativi per centinaia di migliaia di euro. Un incidente che si sarebbe potuto evitare se solo si fosse gestita in maniera meno improvvisata la sicurezza informatica", ha aggiunto Gatto.

Insomma, non basta affidarsi a firewall, antivirus costantemente aggiornati e "tecnologie per prevenire la perdita di dati", nonché "strumenti per la protezione dei dati con tecnologia di analisi dei comportamenti". Yarix sostiene infatti che oltre a strutture hardware e software di difesa bisognerebbe attuare un controllo preventivo dei dipendenti.