Apple è davvero quello che sembra?
Le ultime settimane hanno visto Apple protagonista di notizie tanto rilevanti quanto contrastanti, secondo alcune le vendite su iTunes sarebbero crollate, e gli utenti Apple sarebbero a maggioranza ultracinquantenni. Apple non si è mostrata incline a confutare queste informazione. Il motivo è semplice: l'azienda di Jobs non è interessata, e in effetti non ha di che preoccuparsi
Questa serie di eventi ci ha fatto pensare a quanto l'azienda di Cupertino controlli efficacemente la propria immagine pubblica, oltre al fatto che solo una piccola parte di questa sia del tutto credibile. Come in una scena del mago di OZ, come il ragazzo dietro le quinte, la vera Apple non è mai visibile.
Il primo evento di rilievo da segnalare riguarda un rapporto della Forrester Research, nel quale si sostiene che le vendite su iTunes sarebbero come in "caduta libera".
Quasi immediatamente dopo, suscitando molta sopresa, è apparso un secondo studio che delinea un panorama completamente diverso, e che ha scatenato un'accesa discussione, su quale dei due studi sia il più attendibile. Il responsabile del team di Forrester che ha redatto il rapporto su iTunes è specializzato nei prodotti di elettronica di consumo; l'altro studio, invece, è stato realizzato da Comscore, specializzata in studi a lunga durata, spesso commissionati dalle stesse aziende, la cui immagine è influenzata dai risultati . In altre parole, Comscore non è specializzata quanto la divisione di Forrester ed è un'azienda di ricerca del tutto differente; si tratta, in particolare, di quel tipo di impresa che è legato a doppio filo agli interessi dell'impresa che commissiona, e paga, le ricerche.
Ma c'è di più: qualche tempo prima Meta Facts, un'altra azienda specializzata in ricerche di mercato, aveva rilasciato uno studio nel quale si affermava che la media degli utenti Apple era di 55 anni, il che faceva chiaramente di Apple un'azienda di computer per nonni. Un gruppo di analisti non si è trovato d'accordo, tuttavia non è stata intrapresa nessuna ricerca per provare che lo studio fosse sbagliato. Apple dal canto suo pensa che lo studio sia errato - e questa visione è basata su quello che vedono nei negozi. Ancora una volta, non esistono studi indipendenti che neghino quelli esistenti sull'età media degli acquirenti Apple
Potreste immaginare qualsiasi altra azienda, oltre a Google forse, capace di rispondere a questi drammatici titoli con una simile mancanza di entusiasmo?
Cosa significano questi studi? Sono praticamente senza valore, come potrebbe suggerire la reazione di Apple. O c'è qualcosa di più? Tecnicamente, se noi vedessimo Microsoft comportarsi così, ci saremmo già messi a gridare ?al millantatore!?, ?Disinformazione!?, perchè entrambi gli studi, il primo sul declino di iTunes e il secondo sulla media degli utenti, provengono da ricerche apparentemente indipendenti, mentre le informazioni contrastanti di Comscore nascono da un'azienda che potrebbe averle fatte sotto commissione di Apple, o potrebbero essere prive di basi concrete.
Tuttavia ricordate, non stiamo parlando di Microsoft. Stiamo parlando della distorsione della realtà in casa Apple.