Prestiti online, un successo che ripaga tutti

Il fenomeno del social lending (prestito sociale) sta esplodendo anche in Italia

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il prestito online è una delle ultime scoperte degli italiani. A distanza di un anno dall'esplosione del fenomeno del social lending (prestito sociale), gli utenti che hanno deciso di non affidarsi più all'intermediazione di banche o società specializzate sono ormai circa 40 mila.

Zopa.it e Boober.it sono le due piattaforme di riferimento, con procedure trasparenti e buoni risultati. Nello specifico, chi cerca un prestito viene classificato in relazione alla solvibilità; chi vuole prestare può scegliere tassi, durata e tipologia di "richiedente".

 

Zopa.it, la homepage del sito

"Per ridurre i rischi, i Prestatori Zopa prestano solo piccole porzioni a un singolo Richiedente. Un Prestatore che offre 500 euro o più ha il prestito frazionato su almeno 50 Richiedenti. Zopa partecipa a tutti i prestiti con una quota di 10 euro", si legge sul sito ufficiale di Zopa. "I Richiedenti ripagano le rate mensili via bonifico automatico (RID). Se una rata non viene pagata, una società di recupero crediti si aziona con gli stessi meccanismi usati normalmente dalle banche".

Le due piattaforme ovviamente prendono una commissione, sia dai prestatori (l’1% nel caso di Zopa), sia dai richiedenti (da 0,5% a 2,5% in base alla categoria di rischio).

"Per Zopa la vera fonte di guadagno sono i prestiti effettivamente andati a buon fine tra richiedenti e prestatori all’interno della comunità, principio grazie al quale per esempio il richiedente può estinguere il prestito richiesto in qualsiasi momento, contrariamente alle forme tradizionali di credito, che ottengono il loro profitto dalla riscossione degli interessi passivi", ha spiegato Maurizio Sella, AD di Zopa, a La Stampa.

"I tassi ad oggi per chi ha prestato del denaro sono stati intorno al 7%, per chi ha richiesto denaro intorno al 9,7%. I tassi medi delle finanziarie per i richiedenti sono molto più alti, intorno al 14,5%".

News correlate

Il tasso zero che ha fregato gli italiani

Aggiornamento

"In data 10 luglio 2009 è stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d'Italia, ha cancellato dall'elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 la nostra società. Come conseguenza immediata ci vediamo costretti a sospendere la trattazione di nuovi prestiti e l'ingresso di nuovi Prestatori", si legge sul sito ufficiale di Zopa.

"La società sta valutando tutte le iniziative, anche di natura giurisdizionale, per tutelare la propria posizione e la community. Vi terremo informati su tutte le attività che metteremo in atto per salvaguardare un'iniziativa innovativa, etica, sociale e vantaggiosa per tutti i partecipanti".