Samsung QN90B | Recensione

Samsung QN90B è un televisore quasi top di gamma, con ottime caratteristiche ma un prezzo un po’ alto

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Samsung QN90B è il “quasi” top di gamma 4K della linea Samsung Neo QLED 2022. È infatti appena sotto al QN95B per caratteristiche, ma è identico per la maggior parte delle cose che contano. In altre parole, è il punto di riferimento nella sua categoria, e con ogni probabilità il più consigliabile tra i prodotti Samsung dell’anno. O almeno lo sarebbe se non si tenesse in conto del promettente OLED Samsung S95B. Ma non abbiamo ancora provato il nuovo gioiello dagli OLED blu, quindi per ora sospendiamo il giudizio.

Samsung QN90B è già disponibile sullo shop ufficiale Samsung.

Restando sul Samsung QN90B, è un eccellente TV 4K, con una qualità dell’immagine “davvero” superiore rispetto al 2021, anche se la differenza non è così tanta da consigliare un aggiornamento a chi ha il modello precedente.

Sicuramente quest’anno Samsung ha introdotto molte innovazioni sulla sua linea di televisori, rinnovando la sfida sia nella qualità dell’immagine sia nell’audio. Ed è un passo importante, perché l’impressione è che il colosso sud-coreano finora abbia un po’ affannato nella fascia alta del mercato, pressato dalla concorrenza di nomi come Sony, Panasonic, LG o Philips. E non è un caso che tutti i marchi citati abbiano dei modelli OLED nella fascia alta.

Con il QN90B, comunque, Samsung continua con la propria politica, spingendo appunto la nuova generazione di televisori QLED con retroilluminazione mini LED. E così facendo il marchio di Seul rinnova il confronto tra mini LED e OLED, rendendo ancora più complicata la scelta del nuovo televisore.

Ma siamo qui apposta per aiutarvi.

Le innovazioni del Samsung QN90B

Il Samsung QN90B porta con sé tutte le innovazioni introdotte da Samsung nel catalogo 2022. I nuovi pannelli mini LED riescono a offrire un numero ancora maggiore di zone di local dimming, il che è già un’ottima cosa. Ma non è questo il punto, né è questo l’aspetto che fa la differenza.

Samsung ha infatti portato le novità più importanti nel software di elaborazione delle immagini, e nel relativo hardware.

Quantum Matrix Technology diventa una tecnologia a 14 bit (prima era 12-bit). È quella parte del software che gestisce il controllo della luce e del contrasto, e che permette di avere aree scure ricche di dettagli tenendo al minimo gli aloni parassiti (blooming). In una recente demo che abbiamo visto a Londra, gli ultimi TV Samsung hanno mostrato prestazioni a livello professionale, da questo punto di vista.

Grazie a una cosa chiamata Shape Adaptive Light Control, il televisore riesce a riconoscere i vari oggetti (e persone) in scena, regolando la luce di conseguenza. Il risultato è una drastica diminuzione - quasi eliminazione totale in effetti - del blooming.

Un tale livello di elaborazione software richiede hardware adeguato, e infatti il Samsung QN90B è uno dei modelli dotati del nuovo processore Neural Quantum Processor 8K. Rispetto al 2021 ci sono 4 reti neurali in più, con un totale che arriva a 20. Ognuna analizza il contenuto in tempo reale, fornendo informazioni fondamentali per applicare le migliori correzioni possibili. Vedremo, più avanti, che cosa significa nella vita di tutti i giorni.

20 reti neurali indipendenti sono anche lo strumento di un nuovo sistema di upscaling, e sul Samsung QN90B abbiamo potuto vedere quanto sia grande il salto in avanti che Samsung è riuscita a fare. Con contenuti 720p o 1080p, i televisori Samsung 2022 riescono a fare un lavoro davvero incredibile - andando a colmare un gap con i concorrenti che, fino al 2021, era piuttosto evidente.

Samsung ha anche migliorato le prestazioni HDR, con Quantum HDR 32x. Questo, vale la pena ricordarlo, è uno degli aspetti dove i televisori QLED riescono a fare meglio degli OLED tradizionali, grazie in particolare a una luminosità di picco molto alta, fino a 4.000 nit.

E poi c’è, ma c’era anche l’anno scorso, il filtro Quantum Dot, che permette di avere una tavolozza di colori più ampia, più sfumature e maggiore realismo. Quest’anno, Samsung QN90B è tra i televisori dotati di certificazione Pantone.

La maggior ampiezza cromatica viene sfruttata anche tramite la funzione Real Depth Enhancer, grazie a cui il televisore può riconoscere e mettere in risalto certi elementi della scena. Funziona, ma abbiamo notato che il risultato finale non è sempre il migliore possibile. Ogni spettatore vorrà decidere se vale la pena di tenerlo attivo.

Samsung QN90B - Design

Il Samsung QN90B è un televisore classico, dal punto di vista del design, ed è anche molto moderno ed elegante. Le cornici sono sottilissime e lo spessore totale molto ridotto - ma ovviamente non tanto da appenderlo al muro “tipo quadro”, anche perché in quel caso dovrete prendervi un The Frame o un LG Gallery.

Samsung QN90B conta su un piedistallo centrale, a meno che non lo si voglia montare a parete tramite la connessione VESA. Montato sul suo piedistallo, è elegante e molto stabile, molto bello da posizionare su un mobile al centro del salotto.

Porte e connettori sono tutti sul lato destro, in una posizione piuttosto lontana dal lato. Questo è un aspetto che potrebbe non piacere a tutti: se avete l’abitudine di collegare dispositivi alle porte USB o HDMI, sappiate che nel caso di questo televisore sono molto scomode da raggiungere. Ma la maggior parte di noi mette mano ai connettori soltanto di rado, anche meno di una volta l’anno, quindi non dovrebbe essere un problema per la maggior parte dei consumatori.

A proposito di connettori intelligenti, Samsung QN90B non supporta la One Connect Box. Questo è uno dei dettagli che lo separano dal top di gamma QN95B, quindi se lo volete dovrete mettere in conto un budget un po’ più alto.

Nell’insieme, il design del Samsung QN90B è elegante e moderno, bello e adatto a ogni ambiente dove lo vorrete posizionare.

Il telecomando è quello classico “smart” di Samsung. La batteria è integrata (non rimovibile, sembra) e si ricarica via USB-C o tramite il geniale pannello solare. Basterà lasciarlo a faccia in su sul divano, ogni tanto, e funzionerà per sempre.

È un telecomando senza numeri, quindi chi è abituato a digitare il numero del canale non lo apprezzerà. Bene invece per tutti gli altri: ci sono tre tasti dedicati per le principali app di streaming, più un quarto per Samsung TV Plus - che sa un po’ di spazio sprecato.

Controllo del volume, avanti-indietro per i canali e poco altro. Il pulsante Impostazioni manda a un sottomenu dove è possibile inserire i numeri e selezionare un canale nel modo tradizionale.

Non è il migliore dei telecomandi ma non è male. Avremmo sicuramente apprezzato uno chassis in metallo, e sarebbe stato fantastico se ci fosse stata la retroilluminazione.

Qualità dell’immagine

Samsung è riuscita a migliorare ancora la qualità dell’immagine rispetto al 2021, il che è un risultato notevole considerando le prestazioni dei modelli precedenti.

Il merito va solo in parte al pannello, che apporta ben poche novità. Abbiamo sempre un sistema di retroilluminazione mini LED, con più zone di local dimming; a cui si aggiunge il filtro Quantum Dot tipico dei televisori QLED.

A fare la differenza sono il nuovo processore Neural Quantum Processor 4K, insieme a tutte le nuove tecnologie che abbiamo citato qualche riga sopra. Il risultato è davvero notevole, un livello qualitativo molto alto, che non era del tutto lecito aspettarsi.

La profondità del nero e il livello di contrasto sono altissimi, grazie appunto alla tecnologia mini LED - agli occhi di un profano risulterebbe difficile distinguere il QN90B da un OLED, e nelle giuste condizioni anche un esperto ptorebbe avere difficoltà.

Con i contenuti 4K HDR, questo televisore è semplicemente superlativo, anche se è consigliabile qualche accorgimento. Le prestazioni HDR lasciano a bocca aperta, e la copertura cromatica estesa del pannello si nota in ogni inquadratura e in ogni scena. Ci sono tantissime sfumature e i colori sono incredibilmente intensi, vividi, brillanti.

Il potenziale è enorme, ma la Modalità Standard, quella predefinita, non aiuta a ottenere la migliore immagine possibile. È la modalità predefinita, e prevede un sistema di intelligenza artificiale che regola automaticamente immagine e suono. Funziona piuttosto bene con i programmi televisivi a risoluzione standard, ed è sicuramente un elemento prezioso per via delle eccellenti capacità di upscaling.

Con la modalità standard, l’incarnato vira un po’ verso il rosso, e con alcuni programmi i volti delle persone potrebbero risultare non naturali. La gestione del movimento ha qualche problema di troppo, per via di un sistema di miglioramento delle Nitidezza che porta alla generazione di brutti artefatti, visibili a occhio nudo anche a uno sguardo inesperto - sono proprio palesi. Succede anche con i contenuti 4K HDR, come abbiamo potuto verificare con il primo The Avengers, che è un film del 2012 con un CGI discutibile. Il software Samsung riesce a renderlo ancora peggiore.

Ci sono due possibili soluzioni: disattivare del tutto la modalità AI e passare alla FILMMAKER Mode, oppure limitarsi a disabilitare il miglioramento della nitidezza. Così facendo, però, avrete comunque colori leggermente troppo saturi e tendenti al rosso.

Inoltre la nuova funzione Real Depth Enhancer non va molto d’accordo con le scene in CGI e il chroma keying: in effetti, l’ideale sarebbe che il personaggio si fondesse con lo sfondo digitale, ma il televisore Samsung fa l’esatto contrario. Succede così che un film degli ultimi ann, con una grafica digitale avanzata, finisca per somigliare a un prodotto degli anni ‘50, ma senza lo stesso fascino vintage.

Forse se Samsung supportasse Dolby Vision le cose andrebbero un po’ meglio con i film e le serie TV che supportano questo formato, ma ancora una volta ci troviamo ad affermare che la modalità più consigliabile, l’unica che secondo noi vale la pena di usare, la la FILMMAKER Mode. Attivandola, “magicamente” i contenuti recuperano tutta la loro qualità originale: i colori sono naturali, conservando la brillantezza tipica del pannello QLED, ci sono molte sfumature e molti dettagli nelle zone meno illuminate. Insomma, va tutto alla grande si ha davvero l’impressione di avere comprato un televisore fantastico.

Il sistema AI di Samsung, invece, dà grandissima prova di sé con i contenuti di vecchia generazione, con basse risoluzioni e senza HDR. Abbiamo provato con X-Files e altri vecchi contenuti, constatando che il Samsung QN90B può fare davvero miracoli per dare nuova vita a questa vecchia gloria. Considerando il gran numero di vecchi film e vecchie serie TV a cui si può accedere oggi, non è un dettaglio da sottovalutare: Samsung QN90B è capace di un upscaling grandioso, e in questo aspetto la casa sudcoreana recupera (finalmente) un gap che la separava dai marchi più blasonati e apprezzati (nella fascia alta del mercato).

Audio

Il Samsung QN90B ha un sistema audio da 60 watt 4.2.2. È un set di altoparlanti davvero molto potente, e nella maggior parte dei casi non vorrete mai alzarlo al massimo. A meno che non abbiate l’esplicita intenzione di litigare con il vicino, o vogliate superare i suoi rumori molesti.

Volume massimo a parte, il suono è sempre pulito e il sistema AI di Samsung fa un ottimo lavoro nell’equalizzare sempre i livelli nel migliore dei modi. Potrete passare dal notiziario al film, e poi alla partita, senza preoccuparvi di fare modifiche fini alle impostazioni audio.

Per la maggior parte delle persone, il sistema audio del Samsung QN90B sarà eccellente, e non ci sarà alcun bisogno di aggiungere un altro dispositivo. Per tutti gli altri, le prestazioni sono alla pari con quelle di una soundbar economica, quindi se volete qualcosa che possa migliorare il suono il consiglio è di partire almeno da soundbar di fascia media, o di orientarsi direttamente a un vero sistema home theatre con altoparlanti multipli.

Software

Samsung ha anche aggiornato il software Tizen. La nuova versione porta molte ottime novità, ma c’è ancora tanto spazio per migliorare.

La Homepage è male organizzata, a cominciare dal fatto che la metà superiore dello schermo è totalmente sprecata. O è vuota, come nelle fotografie in questa articolo, o c’è della pubblicità (non sappiamo se Samsung la metterà anche in Italia).

Non c’è un modo carino di dirlo: se spendo 2.000 euro per un televisore, voglio poter usare tutto lo schermo. E invece Samsung se ne prende metà, anzi di più.

Infatti, sotto le cose non migliorano molto. Prima c’è una striscia con i collegamenti alle app. Una lista che include le molte app preinstallate, ma per fortuna la si può modificare, e si possono togliere le app che non interessanto.

Ancora sotto, lo spazio è monopolizzato da Samsung TV Plus, che è preinstallata e la prima della lista. Contiene alcune cose interessanti, e linka alcuni contenuti gratuiti dignitosi su Rakuten, Chili, Pluto TV e simili.

Ma alla fin fine smetterete di usarla dopo poco tempo, e con ogni probabilità vorrete toglierla dalla home page. Ed ecco che la parte dei contenuti recenti si svuota anch’essa, come la metà superiore. Se avete guardato qualcosa su Netflix o su Disney+ o altro, qui non compare un bel niente. Altro spazio sprecato, e speriamo tanto che Samsung corregga questo comportamento con un aggiornamento software, al più presto. Non che debba essere tutto come Android TV, ovviamente, ma qui siamo a un livello estremo.

Tra l’altro con Samsung TV Plus c’è anche un anteprima video dei contenuti, che parte anche restando in homepage, con l’audio attivo. È una cosa carina, almeno potenzialmente, ma il fatto che funzioni solo con l’app Samsung lo rende un po’ (parecchio) fine a sé stesso.

Aprendo Samsung TV Plus, si scopre una selezione di contenuti piuttosto vasta, che include film, serie TV e persino anime. La quantità non manca, ma sulla qualità forse si potrebbe discutere. L’autore di questo articolo non ci ha trovato nulla su cui valesse la pena di investire più di 5 minuti, ma è ovviamente un’opinione personale e ognuno potrà valutare da solo il valore di Samsung TV Plus.

Il problema resta quanto questa applicazione e i suoi contenuti siano centrali nel nuovo sistema operativo Samsung. Va a finire che se non la usi in qualche modo il tuo TV ti “castiga” togliendoti dello spazio a schermo. Non proprio una bella sensazione.

Bene invece l’uso da “cord cutter”. Se siete tra i pionieri che non usano né antenna né satellite, il Samsung QN90B non vi farà diventare matti cercando continuamente un segnale tradizionale. Dopo la prima configurazione, potrete usarlo in modalità “100% Smart TV” senza grossi problemi.

Scorrendo a sinistra, dalla Home, si accede alla modalità Ambient. In teoria qui si trova anche il nuovo Gaming Hub, ma non era ancora disponibile nel modello che abbiamo testato - lo abbiamo visto in anteprima durante una demo di Samsung, qualche settimana fa.

La modalità Ambient è quella che permette di trasformare il televisore in un elemento di arredo. Può diventare una cornice digitale per le vostre foto, o una specie di museo domestico che mostra opere d’arte famose.

Samsung ha pensato bene di infilare anche qui degli elementi a pagamento: per esempio, potrete accedere a degli NFT speciali, e pagare migliaia di euro per visualizzare delle immagini “artistiche” esclusive sul vostro TV.

Per chi vuole regolarsi personalmente ogni più piccolo dettaglio, il software Samsung è una specie di paradiso. Ci sono davvero tantissime voci, e ogni parametro si può regolare individualmente. Non manca la possibilità di fare una calibrazione professionale.

A proposito di calibrazione, chi ha un iPhone o uno smartphone Samsung potrà accedere alla nuova Smart Calibration. Basta avviare l’app Smart Things di Samsung, selezionare la funzione specifica e inquadrare il televisore (funziona anche con i proiettori). L’app imposterà i colori nel modo migliore, considerando la luce ambientale. Funziona davvero molto bene.

Samsung QN90B, ne vale la pena?

Il Samsung QN90B costa €1.999 nella versione da 55”. Esiste anche da 43, 50, 65, 75 e 85 pollici, con prezzi che vanno da €1.399 fino a €5.499. Per i tagli alti sono prezzi relativamente competitivi, ma questo 55” (la dimensione più venduta in Italia) è un po’ troppo costoso in rapporto a ciò che offre.

Sì, avrete una qualità dell’immagine eccellente e un ottimo upscaling, ma la Modalità AI non ci ha convinti per niente, manca il Dolby Vision, e il software di Samsung ha generato più di una perplessità. Inoltre ci sono concorrenti più validi e che costano meno, come LG QNED87 o lo stesso Samsung QN85B, che a ben guardare non offre poi molto meno rispetto a questo QN90B.

E poi ci sono, naturalmente, tutti i modelli 2021 che oggi si trovano scontati, fino a esaurimento scorte. Se non volete a tutti i costi un televisore appena uscito, è sempre un’opzione da prendere in considerazione.

Il Samsung QN90B resta un televisore eccellente, con prestazioni di upscaling esemplari, un bel design e una qualità dell’immagine quasi senza rivali. Difficilmente si potrebbe restare delusi dell’acquisto (dopo aver regolato le impostazioni), ma forse il prezzo è un po’ più alto di quanto dovrebbe essere.