Immagine di Sony 24-50 G mm f/2,8 (SEL2450G) | Test & Recensione
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Sony 24-50 G mm f/2,8 (SEL2450G) | Test & Recensione

Sony 24-50 G è una delle ultime nate in casa Sony, uno zoom compatto, leggero e con diaframma fisso.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nel vasto panorama delle lenti per fotocamere mirrorless, l'ecosistema Sony e i suoi partner offrono numerose lenti con attacco FE; sia che si cerchi un obiettivo zoom o fisso, la ricerca di soluzioni convenienti per gli amanti della fotografia è diventata un'impresa decisamente meno ardua.

In questa cornice, è difficile non notare la diversificazione del catalogo di prodotti offerto da Sony nel corso del tempo. L'azienda giapponese ha sapientemente ampliato la propria gamma di lenti, offrendo una vasta gamma di opzioni per soddisfare le esigenze di professionisti, appassionati e aspiranti fotografi. Se le lenti GM e G, ampiamente esaminate in precedenza, incarnano l'eccellenza per coloro che vivono di immagini, quelle più convenzionali si rivolgono a un pubblico di hobbisti e curiosi.

Con l’idea di rivolgerci a chi è incuriosito dalla fotografia, ho provato per qualche settimana l’obiettivo a focale regolabile Sony 24-50mm f/2,8 (SEL2450G); uno zoom grandangolare ideale per ritratti e panorami.

Il nuovo Sony FE 24-50mm si presenta come un obiettivo versatile e avanzato, progettato per offrire prestazioni di alto livello in una vasta gamma di situazioni fotografiche. Dotato di una costruzione composta da 13 gruppi per 16 elementi ottici, di cui 4 lenti asferiche e 2 lenti ED, questo obiettivo è progettato per mantenere sotto controllo le aberrazioni e offrire immagini nitide e dettagliate.

Uno dei punti di forza di questo obiettivo è il diaframma con 11 lamelle che garantisce un'apertura quasi perfettamente tonda, permettendo una resa del fuoco sfocato naturale e piacevole agli occhi dei fotografi più esigenti.

L'autofocus è gestito da due motori lineari (LM) che operano internamente, consentendo una messa a fuoco rapida e precisa. La distanza minima di messa a fuoco varia da 19 cm a 30 cm a seconda della lunghezza focale utilizzata, con un ingrandimento massimo di x0,30. 

Per quanto riguarda il controllo dell'obiettivo, sono presenti diversi pulsanti e ghiere, tra cui il pulsante AF/MF, il pulsante di blocco della messa a fuoco personalizzabile e ghiera per il fuoco, lo zoom e l'apertura. Quest'ultima presenta un selettore a scatto ON/OFF che consente di abilitare o disabilitare i fermi della ghiera di apertura, rendendo il movimento dell'apertura fluido e silenzioso, particolarmente apprezzato dai filmmaker.

La resistenza a polvere e umidità, indicata dal marchio "DMR" di Sony, rende questo obiettivo adatto anche per le condizioni ambientali più avverse. Inoltre, l'elemento frontale è dotato di un rivestimento in fluorite che aiuta a prevenire impronte digitali e contaminanti come acqua, olio e polvere, garantendo così una maggiore durata nel tempo e una manutenzione più agevole.

Prova sul campo

Sulla carta, Sony 24-50 G mm f/2,8 appare come una soluzione interessante anche grazie al peso e alle dimensioni contenute, ma come si comporta all'atto pratico?  

Sotto il profilo della nitidezza, l'obiettivo si comporta molto bene anche a tutta apertura (f/2,8), tuttavia si nota un notevole miglioramento già a f/4 e un significativo salto di qualità a f/5,6. La diffrazione ai bordi, seppur contenuta, tende a scomparire a f/5.6, ricomparendo in modo timido a f/11. La vignettatura è più evidente a f/2.8 e f/4, ma migliora progressivamente fino a scomparire a f/5.6. Presente anche la distorsione, per la quale Adobe al momento non fornisce un profilo RAW correttivo. Tuttavia, la versione JPEG prodotta direttamente dalla macchina (nel nostro caso, la a7CR utilizzata per la prova) applica una correzione automatica della distorsione, garantendo un bilanciamento geometrico perfetto.

Il bokeh prodotto può essere descritto come pastoso, ma con una caratteristica distintiva: i bordi degli elementi sfocati appaiono più definiti, lasciando una immagine che potrebbe anche distrarre in particolari contesti.

L'autofocus si rivela estremamente rapido e reattivo, catturando i soggetti con precisione in pochissimo tempo anche se l'intervallo focale potrebbe non essere dei migliori per questo specifico scopo. Il focus breathing nei video è presente anche se non estremamente invadente, per chi non si limita solamente alle foto però è aspetto che andrebbe preso in esame.

Verdetto

I fotografi e appassionati che utilizzano le mirrorless Sony si trovano di fronte a numerose opzioni nella gamma focale compresa tra 24 e 70 mm, tutte di un ottimo livello; la scelta del miglior obiettivo può rivelarsi difficile e complicata. La nuova lente deve confrontarsi, in casa Sony, con FE 24-70 mm F2.8 II G Master (dal prezzo proibitivo ai più) e con il 20-70 mm F4 G (che però non segue esattamente le stesse caratteristiche). Poche le alternative anche da parte dei partner; sia Sigma sia Tamron non hanno una vera alternativa. Sigma ha il classico 24-70, mentre Tamrom l'eccellente 28-75. Insomma, non esiste sul mercato un vero competitor. Se è vero che il nuovo SEL2450G ha una escursione limitata che potrebbe far storcere il naso a qualcuno, offre però di dimensioni e prestazioni davvero interessanti e un peso di appena 500 grammi. 

Le prestazioni sono valide in praticamente ogni contesto, la costruzione è la classica Sony per le lenti G e l'apetura a 2,8 fissa è un dettaglio che potrebbe facilmente ingolosire visto che spesso la focale classica che si trova è quella di f/4. Il prezzo è di 1.300 euro, una cifra sicuramente importante che però si allinea perfettamente alla gamma di prodotti G. 


Voto Finale

Conclusioni Finali di Tom's Hardware

Pro

  • Compatto

  • Leggero

  • Apertura f/2,8

  • Prestazioni

Contro

  • Focale limitante

  • Prezzo non per tutti

Commento

Con 24-50 G mm f/2,8 (SEL2450G), Sony crea una lente zoom compatta in grado di offrire ottime prestazioni a discapito, però, di qualche lunghezza in termini di focale.