Vecchia TV con Chromecast, il canone RAI è dovuto?

E se domani qualcuno ripristinasse una vecchia televisione analogica usando un Chromecast, sarebbe costretto a pagare il canone RAI? Il caso della Chromecast Retro TV di un hobbista statunitense in Italia farebbe dibattere.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

"Il presupposto per essere assoggettati al canone Rai non è cambiato, ed è il possesso di un apparecchio televisivo che direttamente o con un device capti il segnale del digitale terrestre", ha dichiarato stamani il sottosegretario allo Sviluppo Economico Giacomelli. Quindi se qualcuno disponesse di un vecchio televisore analogico e lo dotasse di un Chromecast (forse) potrebbe evitare il balzello.

Chomecast Retro TV
Chomecast Retro TV

È il caso del bizzarro progetto realizzato da un tal Dr. Moddnstine, che proprio tre giorni fa ha svelato su YouTube come ha resuscitato una TV portatile General Electric del 1978. Con un po' di lavoro di saldatore ha integrato un convertitore di segnale, una porta HDMI e un sistema di accensione automatico. Dopodichè, grazie alla Google Chromecast - l'adattatore Google per lo streaming audio e video via Wi-Fi – ha potuto impiegare la televisione per la riproduzione digitale.

Si tratta senza dubbio di un esperimento divertente, però almeno in Italia è emblematico che possa diventare oggetto di dibattito in relazione a come lo Stato stabilisca il pagamento del canone. La Rai ricorda sul suo sito ufficiale che "solo apparecchi atti o adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone TV".

"Ne consegue che di per sé i computer, se consentono l'ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare, ed i vecchi televisori analogici non sono assoggettabili a canone". In linea di massima la Chromecast Retro TV del Dr. Moddnstine dovrebbe essere esente, come qualsiasi esperimento di migliaia di italiani che volessero ripristinare le proprie vecchie televisioni.

Però quella porta HDMI potrebbe rimettere in gioco le carte, perché a quel punto con un decoder satellitare o digitale terrestre la gestione del segnale sarebbe possibile.

Siamo alle soglie del ridicolo. E solo perché ci si ostina a non volere intervenire sul quel Regio decreto-legge 21 febbraio 1938 (n. 246), convertito dalla legge 4 giugno 1938, che regola la natura giuridica del canone.

"Si tratta di una scelta politica e non tecnica. Le trasmissioni televisive possono essere captate anche con tablet e altri device diversi dalla TV, ma sono esclusi", ha proseguito Giacomelli durante il suo intervento di oggi alla Camera sulla mozione anti-canone in bolletta dell'M5S. "Viene arricchita la presunzione: oltre al possesso di un'antenna di ricezione c'è il contratto di fornitura di energia elettrica domiciliare nell'immobile di residenza".

"Non c'è alcuna inversione dell'onere della prova: il cittadino non deve dimostrare di non avere l'apparecchio televisivo ma deve dichiararlo. E se fa una dichiarazione falsa ne è responsabile".

Dunque Chromecast Retro TV è salva? Chi può dirlo. Magari un giorno la Corte Costituzionale sarà chiamata in causa per definire esattamente cosa sia una televisione analogica. Solito dibattito sui "minimi sistemi".