Wi-Fi pubblico italiano, il compromesso di Maroni

Il confronto sulle restrizioni del Wi-Fi pubblico non è nell'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, ma Maroni potrebbe presentare un dossier. Il Decreto Pisanu potrebbe essere ammorbidito: si parla di qualche forma di riconoscimento, come il numero del cellulare dell’utente.

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a cura di Dario D'Elia

Le restrizioni sul Wi-Fi imposte dal Decreto Pisanu probabilmente rimarranno, ma non si è ancora spenta l'ultima speranza . La proposta di abrogazione bipartisan e le parole di Renato Brunetta non sembrano essere bastate per smuovere le acque. Come sottolineano più testate non vi è alcuna traccia di questo argomento nell'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri (previsto per oggi, NdR).

Il MInistro Roberto Maroni punta a un compromesso

Ovviamente potrebbe concretizzarsi un colpo di scena dell'ultima ora. Tanto più che il Corriere della Sera stamani spiega che il Ministro degli Interni Roberto Maroni mostrerà un dossier sul Wi-Fi libero.

Sebbene Brunetta avesse parlato di "disponibilità" del collega, pare che verrà richiesto il mantenimento della norma vigente. Non è escluso però un compromesso. Il quotidiano parla della scomparsa della schedatura obbligatoria e del mantenimento di "qualche forma di riconoscimento, come il numero del cellulare dell'utente".

A questo punto bisognerà attendere l'esito dell'incontro per conoscere il destino del Wi-Fi pubblico italiano.