Windows 8 resiste agli hacker ed è il più sicuro di tutti

Alla conferenza Black Hat Windows 8 sorprende gli esperti di sicurezza. Solido e praticamente impenetrabile, ha resistito agli attacchi, grazie a Secure Boot, Smartscreen e sandboxing. Esistono comunque delle possibili vulnerabilità, per ora espresse solo teoricamente.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Windows 8 è sopravvissuto agli attacchi degli hacker riuniti alla DefCon di Las Vegas, e si presenta come il sistema operativo più sicuro sul mercato. Un'affermazione che potrebbe valere anche per Windows Phone 8.

Sono molti gli sforzi fatti da Microsoft per rendere l'imminente sistema operativo più sicuro, a partire da Secure Boot, la funzione che sarà integrata dai produttori nelle schede madre e che impedirà l'avvio di software non autorizzati - che si tratti di malware o di sistemi operativi non certificati.

Windows 8 Smartscreen

All'interno del sistema operativo l'utente potrà invece contare su SmartScreen per evitare l'esecuzione di file non affidabili (generalmente scaricati da Internet), e per quanto riguarda le applicazioni Metro c'è un solido sistema di sandboxing che le isola tra loro e dallo stesso Windows 8. Se non dovesse bastare, infine, c'è una funzione di ripristino che può cancellare tutti i cambiamenti pericolosi fatti registrare dal sistema.

Il risultato è che gli esperti radunati nella capitale del Nevada sono riusciti solo a tracciare delle linee teoriche per violare Windows 8, ma non a mettere le cose in pratica. Sung-ing Tsai di Trend Micro in particolare suggerisce che Internet Explorer e Microsoft Office (entrambi privi di Sandbox) potrebbe essere delle porte di entrata utilizzabili.

Secondo Microsoft tuttavia un attacco come quello ipotizzato da Trend Micro sarebbe troppo palese, quindi l'utente se ne renderebbe conto e potrebbe correre ai ripari. Inoltre anche SmartScreen e l'antivirus sarebbero in grado di capire che IE sta caricando un URL pericoloso.

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Questa rinnovata solidità di Windows è possibile grazie al fatto che il sistema operativo è più chiuso. Sembrerebbe insomma che dopo decenni di lotta con i virus Microsot abbia deciso di cedere alla tentazione: limitare la libertà dell'utente è un buon modo di proteggerne la sicurezza. Non quello perfetto naturalmente, che non esiste, ma comunque molto efficace.

Sappiamo che i difensori del software libero non sono d'accordo, e quanto al sandboxing obbligatorio diversi sviluppatori OS X hanno già espresso qualche lamentela. Microsoft riuscirà a mettere tutti d'accordo?