Auto connesse, quali sono i dati che vengono condivisi?

Molte automobili generano già adesso dati che possono essere condivisi con terze parti allo scopo di migliorare prestazioni e comfort, vediamo quali sono grazie al sito informativo creato dall'associazione dei produttori europei di autoveicoli.

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a cura di Alessandro Crea

Ogni volta che si parla di auto smart e connesse si pensa a un futuro più o meno nebuloso, in cui automobili e infrastrutture potranno dialogare al fine di semplificare il viaggio e diminuire i rischi. In realtà però non è così: tutte le automobili contemporanee producono già un elevato numero di dati. Molti di essi sono utilizzati localmente ma diversi possono già essere condivisi con terze parti al fine di offrire prestazioni migliori e maggior comfort, ma anche fornire dati ai produttori per migliorare il consumo di benzina e la sicurezza a bordo e ottimizzare prodotti e servizi.

Insomma le auto di domani in realtà le guidiamo già oggi, almeno in parte, senza saperlo. Vediamo dunque che tipo di dati è disponibile alla condivisione, grazie a DataFacts.eu, sito informativo creato dall'ACEA (European Automobile Manufacturers Association), associazione che rappresenta i 15 produttori di veicoli con sede in Europa.

Anzitutto è bene premettere che i dati generati sono temporanei, non sono registrati in modo permanente su supporti e sono principalmente di natura tecnica. Non sono infatti inclusi i dati importati dagli utenti, ad esempio elenchi di contatti da smartphone e destinazioni selezionate per la navigazione, né quelli ricevuti da fonti esterne per esempio informazioni trasmesse dalle unità lungo la strada, altri veicoli o utenti della strada vulnerabili.

Detto questo è anche necessario chiarire che il tipo di dati generato dalle auto differisce da marca a marca e, all'interno dello stesso brand, anche da modello a modello. Tra essi troviamo pressione degli pneumatici, stato del motore e della batteria, velocità del veicolo, consumo di carburante, temperatura esterna, chilometri percorsi e angoli di sterzata.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=50&v=haS68vxB25g

I dati generati e condivisi possono essere utilizzati per tantissimi scopi, ad esempio per indicare percorsi alternativi così da evitare congestioni del traffico, prevedere la necessità di effettuare un controllo o una riparazione, fornire informazioni locali rilevanti in tempo reale, pagare automaticamente tasse e pedaggi, fornire informazioni smart sui parcheggi o contenuti d'intrattenimento su misura, contattare i servizi di emergenza in caso di incidenti, consentire alle assicurazioni di proporre polizze su misura dell'utilizzo che si fa del veicolo e molto altro ancora.

In realtà anche i dati personali potrebbero essere condivisi, ma in questo ambito le regole dell'Unione europea sono molto stringenti. ‎I proprietari del veicolo hanno infatti il diritto di decidere con chi condividere i propri dati personali e per quali scopi.‎ Ciò significa che i dati personali vengono condivisi da produttore con terzi solo sulla base del contratto stipulato tra utente e produttore, esclusivamente col consenso esplicito dell'utente e in ogni caso solo al fine di soddisfare obblighi legali.‎ ‎

I produttori prendono molto seriamente la protezione dei dati personali e sono impegnati nello sviluppo di nuove soluzioni per garantirne la sicurezza. ‎Per limitare i rischi ad esempio, una soluzione di accesso migliore e più equilibrata alla fruizione completa e incontrollata dei dati direttamente dal veicolo è rappresentata dalla possibilità di comunicare i dati rilevanti in modo sicura, tramite cifratura ad esempio, a impianti non connessi, ai quali accederebbero poi i provider interessati a fornire servizi sulla base di questi dati.