Citroen pensa ad una C3 elettrica da meno di 20mila euro

Una nuova elettrica economica di casa Citroen potrebbe arrivare nei prossimi anni e avere un prezzo estremamente competitivo.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il marchio francese Citroen, parte integrante del più ampio gruppo Stellantis, è al lavoro ormai da diverso tempo per ampliare la propria gamma di veicoli elettrici così da soddisfare le richieste impartite dall’Europa e per venire incontro alla continua domanda da parte degli automobilisti. Secondo le ultime indiscrezioni, il marchio sarebbe intenzionato a produrre anche modelli più accessibili intorno ai 20mila euro.

Come abbiamo approfondito in questo articolo, le vetture compatibili con tale cifra sono ancora decisamente limitate sebbene l’intenzione sia quella di rendere l’auto elettrica sempre più di maggior adozione. Come evidenziato dal numero uno di Citroen, il prezzo medio di vendita di un’auto nuova in Europa è di 25-27mila euro, cifra che tendenzialmente sale di diverse migliaia quando ci si trova davanti ad una soluzione elettrica. Per questo motivo, sempre secondo il CEO, è necessario proporre soluzioni più economiche.

Ma cosa sappiamo di questo misterioso modello? Al momento ancora molto poco, arriverà forse nel 2023 e sarà proposta anche con soluzioni endotermiche. Questo aspetto, anche se non è confermato, potrebbe suggerire che la variante elettrica della C3 potrebbe adottare una piattaforma già in uso anche per ammortizzare i costi. Secondo recenti indiscrezioni, dovrebbe ereditare alcuni componenti dalla C3 venduta sui mercati sudamericani e indiani, ovvero la piattaforma GMP e un aspetto simile alla ben conosciuta C3 Aircross.

La C3 elettrica sarà prodotta con buone probabilità in Slovacchia, dove attualmente viene assemblato il modello in commercio. Il piano di Citroen sembra ormai chiaro: arrivare a commercializzare una soluzione analoga a quella di Dacia Spring, così da risollevare le vendite con una vettura elettrica estremamente competitiva. Sconosciute le potenze e l’autonomia in gioco, anche se è lecito attendere numeri contenuti anche in relazione al target di utilizzo puramente cittadino. Non è da escludere, infine, che anche altri marchi del gruppo Stellantis possano in futuro sviluppare soluzioni analoghe largamente.