Il CEO di Stellantis attacca: le auto elettriche scelte dai politici, non dall'industria

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a cura di Davide Raia

Il Gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra FCA e PSA, è una delle aziende di riferimento per quanto riguarda la transizione verso l'auto elettrica e può contare su modelli di successo come la Fiat 500 Elettrica e la Peugeot e-208. Nonostante i tanti investimenti già avviati dalla sua azienda, Carlos Tavares, CEO di Stellantis, continua a mostrare una certa insoddisfazione nel mondo in cui l'elettrificazione è stata imposta alle case produttrici.

Il problema principale è quello del costo delle tecnologie elettriche che si riflette sul prezzo di vendita delle auto elettriche. Secondo Tavares, quest'elemento rischia di avere "conseguenze sociali" e di "tagliare fuori la classe media che non potrà più comprare auto". Il CEO non usa mezze misure per descrivere l'attuale situazione del mondo automotive. Per Tavares, infatti, l'elettrificazione "è una tecnologia scelta dai politici e non dall'industria" 

Tavares ha evidenziato un certo scettiscismo sulla reale sostenibilità ambientale delle auto elettriche. Con l'attuale mix energetico in Europa, secondo il CEO di Stellantis, un'auto elettrica deve percorrere 70 mila chilometri per compensare l'impronta di CO2 creata dalla fabbricazione della batteria.

Il punto di vista di Tavares è molto chiaro. Il CEO vorrebbe, infatti, che partisse un dibattito sulla reale convenienza di avere vetture elettriche con prezzi troppo elevati e, come alternativa a questo scenari, sulla possibilità di avere auto ibride termiche molto efficienti e decisamente più accessibili. 

Questo dibattito, sottolinea Tavares, in questo momento non esiste. I vari Governi hanno intrapreso la strada verso l'auto elettrica senza andare a considerare quelle che saranno le conseguenze per l'industria e, soprattutto, gli effetti sulla società.