Macchine aziendali: società obbligate ad acquistare le elettriche, multe assurde se non lo fanno

Il parlamento francese valuta l'adozione di una nuova legge per favorire le elettriche e rispettare i limiti europei.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La Francia si appresta a fare un importante passo avanti nella riduzione dell'impronta carbonica del settore dei trasporti con una nuova proposta di legge che mira a trasformare radicalmente le flotte aziendali. Le aziende con più di cento veicoli nel loro parco dovranno aderire a una tabella di marcia aggressiva verso l'adozione di veicoli a zero emissioni, affrontando sanzioni significative in caso di inadempienza.

La legge vigente, nota come Loi d’Orientation des Mobilités (Lom) del 2019, ambiva a una composizione del 70% di veicoli "verdi" nelle flotte aziendali entro il 2030. Tuttavia, la sua mancanza di meccanismi punitivi ha sortito effetti limitati, con solo il 40% delle 3.500 aziende coinvolte che l’hanno adottata finora. Di fronte a questa situazione, il deputato di Renaissance Damien Adam ha proposto un aggiornamento della Lom, che mira a rafforzare notevolmente i requisiti e introduce sanzioni per le aziende inadempienti. Questa nuova versione è già stata approvata dalla Commissione per lo sviluppo sostenibile e si appresta a entrare in votazione al parlamento entro la fine del mese corrente.

Un aspetto chiave della proposta è la sua stretta definizione di veicoli "puliti", limitata a quelli con emissioni inferiori a 20 g/km di CO2, escludendo quindi le auto plug-in hybrid, che presentano emissioni reali molto superiori a quelle teoriche. La tabella di marcia impone ai gestori di flotte un incremento progressivo del numero di veicoli elettrici: dal 20% entro il 2024 al 95% entro il 2032. Taxi, NCC e compagnie di noleggio hanno margini leggermente più flessibili, ma anch'essi dovranno raggiungere il 90% entro il 2032.

Le sanzioni previste per le aziende che non incontreranno gli obiettivi sono severe. Iniziano con 2.000 euro di multa per ogni auto non conforme nel 2025, aumentando fino a 5.000 euro per veicolo a partire dal 2027. In casi estremi, le multe potrebbero raggiungere l'1% del fatturato aziendale, ponendo così un incentivo economico decisivo affinché le aziende accelerino la transizione verso flotte più sostenibili.