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Prova, Super Soco TCMax: una due ruote elettrica leggera e scattante

Super Soco TCMax alla prova su strada: il fratello maggiore del TSx promette 95 km/h di velocità massima e un'ottima autonomia.

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a cura di Francesco Daghini

In sintesi

Super Soco TCMax alla prova su strada: il fratello maggiore del TSx promette 95 km/h di velocità massima e un'ottima autonomia.

Dopo aver utilizzato per una settimana il piccolo TSx di Super Soco
, provare e recensire il TCMax è stato come ritrovare un vecchio amico che in qualche mese ha messo su muscoli, e si è fatto più potente: “Grazia selvaggia”, così viene definito il TCMax sul sito ufficiale di Super Soco, e non posso che trovarmi d’accordo con la descrizione. Grazie ad una velocità massima di 95 km/h e a un’accelerazione grintosa, il TCMax si sposa alla perfezione con le esigenze di mobilità cittadine, ma anche con le strade extra-urbane
che richiedono una velocità massima più alta.

Il TCMax è omologato L3e, è spinto da un motore elettrico da 3900W di potenza, ed è alimentato da una batteria al litio da 45Ah a 72V  che con il caricatore rapido può essere ricaricata al 100% in circa 5 ore, mentre con il caricatore classico fornito in dotazione il tempo si dilata fino ad anche 9 ore. La batteria è removibile per poterla caricare in casa o in ufficio, ma il peso di 22 kg la rende abbastanza scomoda da rimuovere. Disponibile con cerchi a raggi o cerchi in alluminio, in entrambi i casi da 17 pollici, il TCMax è ben ammortizzato sia davanti sia dietro, ed è in grado di affrontare tutte le difficoltà della giungla cittadina: pavè, rotaie del tram, tombini, strade sconnesse, il TCMax non ha paura di nulla e vi porterà a destinazione senza esitazioni.

Lato sicurezza, abbiamo un ottimo sistema frenante con disco all’anteriore e al posteriore con sistema CBS – Combined braking system: ciò significa che attivando anche solo una delle due leve del freno, la potenza frenante verrà ripartita su entrambi i dischi così da avere una frenata più dolce e lineare. Le luci sono a LED, sia all’anteriore che al posteriore, così da assicurare la massima visibilità in qualunque situazione di utilizzo.

Rispetto al TSx provato quest’estate, sul TCMax troviamo alcuni elementi di design un po’ più ricercati: cambia la strumentazione, che avevamo trovato completamente digitale sul TSx ed è ora invece in parte analogica, con una lancetta che segna la velocità e un display che fornisce le altre informazioni utili, come la carica rimasta e l’autonomia disponibile in base alla mappatura scelta. Le mappature disponibili sono 3, e agiscono direttamente sulla velocità massima che si può raggiungere e sull’autonomia complessiva: si va dal livello 1 con velocità massima di 65 km/h e autonomia complessiva di circa 120 km, fino al livello 3 che sblocca la massima velocità di 95 km/h ma riduce l’autonomia a poco più di 60 km. Personalmente in città non ho avuto nessun bisogno di spostarmi dalla mappatura 1, con la conseguenza di poter percorrere molta più strada tra una ricarica e l’altra. In fase di accensione ritroviamo il simpatico jingle di cui parlai già quest’estate; continuo a trovarlo inadatto a un mezzo di questo tipo, ma salvo rari casi di anomalo silenzio ci si abitua presto a non farci troppo caso.

Un altro elemento di design che è stato profondamente rivisto rispetto al TSx è il portatarga, che stavolta troviamo montato direttamente sulla ruota posteriore, protetta da un parafango molto avvolgente: il portatarga integra anche lo stop e gli indicatori di direzione, e tiene la targa perfettamente verticale rispetto alla strada. Personalmente non ho amato questa soluzione, trovo che non si sposi benissimo con la linea della moto anche date le grandi dimensioni delle targhe italiane.

Un paio di elementi del manubrio potrebbero essere migliorati, a mio avviso: innanzitutto il selettore delle frecce, lo stesso già visto su TSx che richiede di riportare il tasto al centro per spegnere la freccia, contrariamente ai più classici blocchetti sui quali è sufficiente premere il tasto per spegnerla, e in secondo luogo la forma e la posizione degli specchietti, troppo stretti e quindi difficilmente regolabili in modo ottimale per chi come me supera di poco i 180cm di altezza.

Inforcato il TCMax ci si rende subito conto di quanto il peso contenuto e le dimensioni ridotte lo rendano un mezzo agile, scattante e facilissimo da guidare nel traffico: a differenza del motore ad hub montato sul TSx, che risultava un po’ impreciso nella parzializzazione dell’acceleratore, sul TCMax abbiamo un motore elettrico con trasmissione a cinghia che rende il tutto molto più morbido e lineare, a favore della guidabilità nel traffico cittadino.

Lo avevo detto del TSx e lo ribadisco anche nei confronti del TCMax: vivere la città con questi mezzi dallo stile unico e dalle ottime capacità è un’esperienza che vi invito a provare, perché difficilmente vorrete tornare indietro ad uno scooter con motore a scoppio. Certo, a livello funzionale si potrebbe fare meglio, non ci sono vani di carico - salvo un piccolo cassettino per i documenti - per cui il TCMax non è certo il mezzo di trasporto più comodo con cui andare a fare la spesa (anche se ci ho provato, e con uno zaino capiente si può fare), ma è bravissimo ad attirare l’attenzione – nonostante non faccia il minimo rumore – ad ogni singolo semaforo e nelle zone della movida milanese.

Voto Recensione di SuperSoco TCMax



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Velocità massima

  • Ottima autonomia cittadina

  • Stile unico

Contro

  • Nessun vano di carico

  • Selettore frecce

  • Jingle di accensione

Commento

Super Soco propone TCMax al prezzo di partenza di 5,560 €, con la possibilità di richiedere alcuni optional a parte come i cerchi a raggi – come quelli che abbiamo avuto sul modello in prova, bellissimi – o la batteria aggiuntiva per fare ancora più strada con una sola carica.

Informazioni sul prodotto

Immagine di SuperSoco TCMax

SuperSoco TCMax