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Prova, Zero SR/F: naked elettrica, per correre in silenzio

Zero SR/F è la naked ad alte prestazioni della ditta californiana: accelerazioni da mozzare il fiato in totale silenzio, ed è comoda anche in città!

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a cura di Francesco Daghini

In sintesi

Zero SR/F è la naked ad alte prestazioni della ditta californiana: accelerazioni da mozzare il fiato in totale silenzio, ed è comoda anche in città!

Dopo la sportiva, non poteva che arrivare la naked di Zero Motorcycles: oggi vi raccontiamo la Zero SR/F, una naked 100% elettrica progettata in California, disegnata con linee tese e tondeggianti che si sposano alla perfezione tra loro e in grado di lanciarsi da 0 a 100 km/h in appena 3 secondi!

Leggendo la scheda tecnica della Zero SR/F mi ero convinto che fosse soltanto una versione naked della SR/S che vi abbiamo raccontato la scorsa settimana, e a livello tecnico effettivamente le differenze non sono poi molte: la SR/F è spinta dallo stesso motore Z-Force 75-10 a magneti permanenti ed è alimentata dalle stesse batterie Z-Force da 14.4 kWh sufficienti a percorrere quasi 200 km in un ciclo misto tra urbano ed extra-urbano. Le similitudini continuano anche nel reparto sospensioni, interamente affidato a Showa con una forcella anteriore da 43mm e un ammortizzatore posteriore da 40mm con serbatoio esterno, e sull’impianto frenante, con le 3 pinze J. Juan di cui 2 all’anteriore installate su dischi da 320mm e una al posteriore su disco da 240mm.

Le differenze, almeno a livello estetico, sarebbero evidenti anche a chi non ha mai visto una moto in tutta la sua vita: la SR/F è una vera naked, con pochissime plastiche e un cupolino davvero essenziale sul quale è installata la medesima strumentazione vista sulla SR/S, semplice ma assolutamente efficiente nel fornire tutte le informazioni necessarie. Un dettaglio già visto sulla SR/S e che ritroviamo anche sulla SR/F è quello del porta targa: spesso quelli originali installati sulle moto sono brutti, ingombranti e rovinano la linea del posteriore della moto, ma Zero ha fatto una scelta radicale e anziché fissare il porta targa sotto al faro posteriore lo ha fissato lateralmente, al forcellone della ruota posteriore, così da lasciare il codino pulito e con una linea molto affilata.

Le differenze estetiche le permettono di risparmiare 9 kg di peso – nella versione base - rispetto alla sorella carenata, perdendo però in aerodinamicità nei tratti percorsi ad alta velocità. La differenza pratica invece, è presto svelata dopo pochi metri percorsi in sella alla SR/F: la posizione di guida, che sulla SR/S è rilassata e alta grazie a un manubrio a piega alta e una sella quasi piatta, qui diventa più caricata in avanti e sportiva, con più sollecitazione sui polsi di chi guida e necessità di stringere la moto tra le gambe nelle fasi di accelerazione. Il manubrio più stretto e la posizione di guida più caricata sull’anteriore permettono di guidare la SR/F con un piglio più sportivo, buttandosi dentro alle curve con maggiore convinzione – consci anche che le ottime gomme Pirelli Diablo Rosso III faranno il loro dovere.

Dopo aver confermato ancora una volta che l’autonomia entro i limiti di velocità autostradale è tutto fuorché esaltante, come del resto già visto sulla SR/S, mi sono dedicato all’utilizzo della SR/F nel misto, portandola fuori città su strade a scorrimento veloce e su strade collinari, più lente ma anche più adatte a scoprire la vera anima della SR/F. Le strade extra-urbane si sono rivelate ancora una volta un ambiente perfetto per la Zero, che sorpassa con una facilità mai provata prima su una moto e permette dei cambi di velocità molto repentini grazie agli ottimi freni. Sfortunatamente non ho avuto modo di testare in modo preciso il tempo, ma sulla SR/F si possono fare degli scatti 0-100-0 in un tempo ridottissimo.

Le dolci strade di collina della zona di Montevecchia, in provincia di Lecco, hanno accolto la SR/F nel migliore dei modi: la giornata era calda ma senza esagerare, l’asfalto era pulito e le strade erano vuote, la situazione perfetta per un paio di curve in piega, ascoltando lo strano rumore emesso dalle gomme che lottano con la pavimentazione sottostante. Lo avevamo già raccontato dopo aver provato la Energica, ma me ne sono accorto ancora di più sulla SR/F: le moto elettriche, grazie alla loro innata silenziosità, ti permettono di ascoltare alcuni rumori che normalmente vanno persi nel trambusto del motore, come appunto le gomme che fanno grip sull’asfalto o il rumore dei pistoncini che vanno a spingere le pastiglie dei freni in fase di frenata. Inizialmente sembrano rumori strani, come se qualcosa non stesse funzionano a dovere, ma in poco tempo ci si fa l’abitudine e si impara ad apprezzare lo strano squittio emesso dalle gomme.

Tempi di ricarica

I tempi di ricarica sono in linea con quanto già visto sull’altro modello: nella versione standard ci vorranno più di 4 ore per riportare la batteria al 100%, mentre nella versione Premium con caricatore aggiuntivo a 6kW si può ridurre questo tempo fino a un’ora e mezza. Si tratta comunque di una tempistica non sufficiente a permettere viaggi senza lunghe soste: anche nel migliore dei casi in cui si decida di riportare la batteria al 95% di carica utilizzando la ricarica rapida, bisognerà sostare per almeno 1 ora.

I prezzi

In sella della Zero SR/S mi ero sentito come in Tron, mentre la versione naked mi ha immediatamente dato un feeling più naturale. Tenendo conto delle non brillanti capacità in ambiente autostradale – dove la protezione aerodinamica gioca un ruolo fondamentale – ad oggi sarei molto più propenso ad acquistare una SR/F. Qualora anche voi foste intrigati da questa naked elettrica capace di accelerazioni pazzesche, sappiate che il prezzo della Zero SR/F in versione standard è fissato a 21.320 €, mentre nella versione Premium dotata di batteria maggiorata, caricatore rapido e accessori utili come le manopole riscaldate, si arriva a ben 23.570 €.

Ancora una volta, Zero offre 2 anni di garanzia sulla moto, e 5 anni di garanzia con chilometraggio illimitato sul pacco batterie.

Il verdetto

Per quanto mi riguarda, userei con grande piacere una moto come la SR/F nella vita di tutti i giorni: il peso sensibilmente ridotto rispetto alla SR/S – e drasticamente inferiore rispetto ai 260+ kg della Energica - e l’impostazione di guida più sportiva le permettono di dare un ottimo feeling di guida al pilota anche alle velocità più basse o nei movimenti più stretti, come quelli del traffico cittadino. Ancora una volta, la facilità con cui la SR/F si fa portare la rende una moto piacevolissima da guidare.

Voto Recensione di Zero SR/F



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Posizione di guida

  • Accelerazione

  • Agilità

Contro

  • Prezzo

  • Autonomia autostradale

Commento

Come la sorella SR/S, anche SR/F rappresenta una valida soluzione per chi è alla ricerca di una moto elettrica veloce e scattante. Buona la posizione di guida così come l'agilità anche nel traffico di tutti i giorni. Sottotono invece il prezzo che appare ancora piuttosto elevato e, soprattutto, i consumi autostradali che potrebbero ridurre anche drasticamente l'autonomia a disposizione.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Zero SR/F

Zero SR/F