Zero SR 2022, cosa ci piace e cosa no | La nostra prova

Zero SR 2022 è una delle naked 100% elettriche offerte dalla casa californiana: ha tutte le carte in regola per essere una commuter perfetta.

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a cura di Francesco Daghini

Zero Motorcycles è tra i player più importanti sul mercato delle moto elettriche, se non addirittura il più importante: nata nel 2006 in California, Zero ha ormai più di 15 anni di esperienza nella progettazione e nella realizzazione di moto elettriche di varie tipologie - di recente si è cimentata anche in una adv elettrica, la nuova Zero DSR/X - e l'ottimo lavoro svolto sulla Zero SR 2022 ne è l'ennesima conferma. Ci siamo goduti gli ultimi giorni d'estate in sella alla naked 100% elettrica di Zero Motorcyles e ora vi raccontiamo la nostra esperienza, composta di tanti aspetti positivi e di qualche piccolo dettaglio che potrebbe essere migliorato.

Iniziamo con un po' di specifiche: Zero SR 2022 è una naked elettrica spinta da un motore Z-Force 75-10 a magneti permanenti, in grado di erogare 40 kW di potenza continua e 55 kW di picco, pari a 54 e 74 cavalli. La coppia è di 166 Nm, mentre la velocità massima è limitata a 167 km/h. Il cuore della moto è la batteria agli ioni di litio da 14.4 kWh, espandibili grazie agli accessori pensati da Zero. Il tutto è completato da un caricatore integrato da 3 kW che permette una ricarica completa in meno di 5 ore. Qualora queste prestazioni non fossero sufficienti, Zero offre una serie di potenziamenti disponibili come optional: con poco meno di 2000 euro si può portare la potenza massima a 113 cavalli (+53%) e la coppia a 190 Nm (+15%).

Cosa ci convince

Innanzitutto ci ha convinto la cura dell'estetica, pur essendo un aspetto puramente soggettivo non si può non riconoscere la grande attenzione messa nei dettagli di questa Zero SR 2022; come tutte le naked che si rispettino, le plastiche sono poche ma perfettamente assemblate tra loro, e il resto delle componenti fissate alla moto - partendo dalle pedane per il pilota e passeggero, finendo alla più piccola delle viti - è di alta qualità e rifinita in modo più che adeguato, come dimostrano le foto che vi riportiamo. Il porta targa basso, fissato alla parte terminale del forcellone anziché al codino della moto, va a posizionarsi dietro alla ruota, snellisce la linea e alleggerisce le forme imponenti della parte anteriore, dove Zero ha fatto del suo meglio per integrare il pacco batteria, di dimensioni decisamente generose.

Tra i dettagli che ci sono piaciuti maggiormente, c'è senza dubbio il vano ricavato dove normalmente si trova il serbatoio della benzina: sul lato sinistro della moto si può notare una serratura, che proprio come quella del sottosella di uno scooter fa scattare l'apertura del vano sotto-serbatoio, nel quale si possono riporre senza difficoltà i piccoli oggetti che ci si porta dietro quotidianamente come i documenti della moto e la tuta anti-pioggia. All'interno del vano troviamo anche due porte USB che possono essere utilizzare per ricaricare i nostri dispositivi elettronici.

Il comparto delle sospensioni e dei freni è senza dubbio uno degli aspetti che caratterizzano questa Zero SR 2022: all'anteriore abbiamo una forcella Showa SFF-BP con 120mm di escursione, con possibilità di regolare sia il precarico sia lo smorzamento in compressione ed estensione, mentre al posteriore abbiamo un ammortizzatore Showa con 140 mm di escursione, anch'esso regolabile. I freni sono affidati a pinze J. Juan: all'anteriore troviamo una doppia pinza radiale a 4 pistoncini su dischi da 320mm, e al posteriore una singola pinza flottante su disco da 240mm. Il tutto è completato dal sistema di supporto Bosch Advanced Motorcycle Stability Control, che tra le altre cose permette di abilitare l'ABS cornering.

Cosa non ci convince

Nonostante Zero abbia avuto ormai diversi anni per raffinare il progetto della SR, troviamo che ci siano ancora alcuni aspetti su cui si può migliorare. Uno di questi dettagli è la sella: quella dedicata al pilota è poco imbottita e realizzata con materiali che non trasmettono una grande qualità, specialmente per una moto che ha un prezzo di partenza che sfiora i 20.000 €. Non solo i materiali, ma anche il design potrebbe migliorare: lo spigolo basso anteriore della sella, quello che viene inevitabilmente a contatto con l'interno coscia di chi sta guidando, è un po' troppo sporgente e oltre a dare fastidio ha la tendenza a "pinzare" i pantaloni, se non peggio la coscia, di chi sta guidando. Questo dettaglio fa sì che il rivestimento della sella si consumi anzitempo, come si può notare già dalle nostre foto: la moto protagonista della nostra prova ha percorso meno di 3000 km e si può già notare lo spigolo bianco dove il materiale si è consumato.

Un altro dettaglio che non ci è piaciuto particolarmente è relativo alla posizione del tasto che attiva la funzione di Cruise Control: di per sé la funzione è comodissima, ma il tasto di attivazione da raggiungere con il pollice della mano destra è troppo lontano dalla manopola del gas, rendendo l'operazione un po' scomoda e potenzialmente pericolosa. Una volta imparata la posizione del tasto ci si ritrova automaticamente a fare un movimento leggermente innaturale per attivare il Cruise Control, quando si potrebbe semplicemente rivedere la posizione di quel tasto per rendere l'attivazione più fluida e naturale.

Come si guida

Doverosa premessa: la Zero SR 2022, così come tutte le moto testate finora, è stata guidata solo su strade pubbliche e mai su pista, pertanto le sospensioni non sono mai state messe a dura prova, ma possiamo riportare la nostra esperienza del comportamento della moto su passi di montagna e in ambiente cittadino. La posizione di guida è abbastanza raccolta, i piloti alti più di 185cm potrebbero faticare a trovare una posizione comoda sulla sella alta 787mm da terra, complice la posizione delle pedane.

Visitando la pagina della SR 2022 sul sito di Zero si può notare come la compagnia californiana sottolinei il fatto che le sue moto si guidano e si utilizzano "senza sforzo": la descrizione è perfettamente calzante e veritiera, e salire in sella alla SR 2022 dà in pochi istanti un bel senso di sicurezza e tranquillità. A seconda della modalità di guida scelta, il comportamento della moto cambia in modo radicale: in modalità Sport c'è una risposta molto pronta del gas e si possono fare degli scatti da fermo che lasceranno a bocca aperta tutti i T-Max fermi al semaforo, mentre in modalità Eco la SR 2022 diventa molto più docile e incline alla frenata rigenerativa. Quest'ultima permette, dopo un breve periodo di adattamento, di guidare quasi senza mai dover toccare i freni come si può fare su certe auto elettriche dotate di funzione "One Pedal Drive": in questo caso la moto non è in grado di fermarsi completamente usando solo la frenata rigenerativa, ma a seconda di quanto rapidamente si andrà a chiudere il gas cambierà anche la forza della frenata che ne consegue - molto divertente come sistema, anche su strade di montagna.

La trasmissione è diretta tramite cinghia, non è presente nessun tipo di cambio (l'unica marcia opzionale da aggiungere è la retromarcia, che semplifica enormemente le manovre a bassa velocità) e questo ha diverse conseguenze: da una parte la guida della moto diventa semplicissima, davvero alla portata di chiunque, ma dall'altra può diventare uno svantaggio quando si va in cerca di strade piene di curve - in questo frangente l'aspetto del divertimento alla guida ne risente negativamente.

I consumi sono in linea con quanto riportato da Zero sul sito ufficiale: con batteria da 14.4 kWh si possono percorrere senza problemi 250 km nel ciclo urbano, mentre in autostrada a 113 km/h l'autonomia è praticamente dimezzata, a 124 km. Personalmente ho avuto modo di utilizzare la SR 2022 come moto "da pendolare", facendo avanti e indietro tra Como e Milano utilizzando strade statali a cui si viaggia a più di 100 km/h: in questi frangenti la Zero SR 2022 si è dimostrata una moto comoda e più che capace e mi ha permesso di percorrere più di 180 km con una sola carica pur muovendomi su strade a scorrimento veloce. Per ottenere questi risultati bisogna stare attenti alla rapidità con cui si apre il gas e bisogna evitare accelerazioni potenti e prolungate, perché in quel caso la batteria si scarica in modo molto rapido.

La ricarica avviene tramite una presa casalinga in poco meno di 5 ore, grazie al cavo fornito in dotazione da Zero: qualora si decidesse di acquistare il caricatore maggiorato a 6 kW si andranno a dimezzare i tempi di ricarica, sacrificando però il vano sotto al serbatoio.

In sella alla Zero SR 2022 ci si trova subito a proprio agio, complice anche la semplicità di tutto il sistema: nonostante i 222 kg di peso in ordine di marcia la SR è agile anche alle basse velocità e trasmette sicurezza a chi si trova in sella. Sui tornanti la moto si comporta benissimo e grazie al controllo di trazione e alla coppia immediata fornita dal motore elettriche le uscite di curva fatte in modo allegro sono il suo pane quotidiano.

Conviene?

Difficile a dirsi, il mercato delle moto elettriche è ancora relativamente acerbo rispetto a quello delle auto: Zero SR 2022 ha un prezzo di vendita consigliato di 19.300 €, una cifra che innegabilmente può spaventare un possibile acquirente, ma per valutarla al meglio è necessario fare alcune importanti considerazioni sui costi di gestione di una moto. A differenza di una normale endotermica, le spese di manutenzione per una moto elettrica sono molto contenute e come la stessa Zero ci tiene a sottolineare è possibile percorrere diverse migliaia di km prima di avere anche solo il pensiero di visitare un'officina; questo, unito ai costi di ricarica molto contenuti (il prezzo di una ricarica varia a seconda del contratto di fornitura dell'energia elettrica) rende la Zero SR 2022 una moto particolarmente interessante per chi volesse utilizzarla per gli spostamenti quotidiani.