Canon, come cambia l'offerta ink nel mondo office

Giuliana Demontis di Canon racconta l'arrivo delle nuove stampanti Maxify come parte dell'evoluzione dell'offerta B2B

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a cura di Antonino Caffo

Il mercato del CISS, "continuous ink supply system", è uno di quelli che, nel corso dell'ultimo biennio, ha subito un forte rialzo, complice il boom del lavoro da remoto e della didattica a distanza.

In tale scenario, Canon è uno dei brand di riferimento, che da sempre copre le esigenze del pubblico consumer e, soprattutto aziendale. Non a caso, nel 2021 Canon ha lanciato la nuova serie di ricaricabili della famiglia Maxify GX, dalla GX7000 alla 6000 e 5050.

Come ci spiega Giuliana Demontis, Product Marketing Manager Camera and Office Products, Canon Italia: «La volontà della nuova gamma di media tank è quella di coprire l'ambito dello small office, che va a completare l'offerta nel segmento home, home office e photo".

Il target è quello delle agenzie immobiliari, retail, ospedali, studi medici, scuole, dove non sempre è prevedibile programmare i picchi di stampa ed è dunque necessario dotarsi di strumenti di qualità che incontrino l'ottimizzazione dei consumi.

«Le nostre nuove stampanti hanno un ampio volume di stampa, con il beneficio di poter essere utilizzate in condivisione, essendo dotate del supporto alla rete. L'idea, con la GX Series, è quella di avvicinare ulteriormente i prodotti casalinghi a quelli per l'ufficio, due ambiti oggi più vicini che mai».

Lo rivoluzione pandemica

«Con la necessità del lavoro da remoto, sia per il privato che nel pubblico, ogni azienda ha dovuto mettere in pratica un bilanciamento tra produttività e sicurezza» prosegue il manager. Questo ha comportato un ripensamento, da parte nostra, degli strumenti di cui il professionista odierno ha bisogno, consci del sorgere di contesti oramai ibridi».

Con tale scopo, Canon ha migliorato sia il design delle stampanti che i consumi, così da restituire all'utente dispositivi dall'utilizzo professionale, in un ingombro ridotto. Ovviamente si tratta di stampanti dedicate ad un uso professionale, anche per il posizionamento in fasce di mercato medio-alte.

La più recente lineup Maxify incontra le esigenze delle imprese che sono anche attente alla sostenibilità. «Pensiamo agli istituti finanziari, dove ogni operatore ha una propria stampante presso la sua postazione. Essere certi di poter ridurre costi, grazie ad una elevata efficienza energetica, è essenziale per sempre più settori».

Secondo le stime di Canon, il costo medio di stampa con gli ultimi modelli della GX Series è di 0,0062 centesimi di euro per copia in bianco e nero e 0,0056 centesimi di euro per quelle a colori, con un singolo flacone incluso in confezione, che garantisce circa 6.000 pagine. Un beneficio che si riflette anche sulla gestione in caso di malfunzionamenti, che per i prodotti Canon va oltre le 5.000 copie rispetto alle poco più di 1.200 della concorrenza.

Di recente, la pubblica amministrazione chiede l'utilizzo di sistemi di stampa che garantiscano la resa nel tempo e l'impossibilità della cancellazione dei documenti. Non è un caso se gli inchiostri forniti da Canon siano certificati ISO, un modo per assicurare entrambe le richieste.

Per Canon quello della cybersecurity è un tema centrale. «Tutte le stampanti sono dotate di protocolli mirati a proteggere la violazione da parte di terzi, da remoto. Attraverso aggiornamenti periodici, ci si assicura che ogni dispositivo integri le ultime patch di sicurezza per fronteggiare i tentativi di intrusione e gli accessi non autorizzati».