Da CIE Telematica soluzioni vCPE a basso costo per la NFV

RAD ha annunciato una piattaforma aperta che gira su x86 e Linux per realizzare vCPE a basso costo adatti per la NFV di ambienti Small Medium Enterprise

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a cura di Giuseppe Saccardi

I virtual CPE (virtual Customer Premise Equipment) e le NFV (Network Function Virtualization) sono due dei temi e degli elementi  chiave a cui ricorrono operatori e fornitori di servizi, ma anche aziende territoriali e distribuite, per l'adeguamento e lo sviluppo delle nuove reti di servizi.

Come per l'IT, l'interesse nei confronti di questi due diffusi acronimi, resi concreti dallo sviluppo tecnologico e dalla diffusione della larga e larghissima banda, deriva dalla necessità di realizzare reti che possano essere facilmente adattate per l'erogazione di nuovi servizi, altrettanto facilmente gestite e che permettano di valutare la corrispondenza o meno agli SLA.

Non ultimo tra le esigenze progettuali, quella di permettere rapidi e meno costosi interventi di manutenzione una volta individuati malfunzionamenti o criticità in aree specifiche di una rete o lungo una sua direttrice.

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vCPE-OS: il sistema operativo open per piattaforme vCPE standard di mercato

Molto attiva, sia nel settore dei CPE (nella versione virtuale o fisica rispettivamente riferite come vCPE o pCPE) è RAD, società israeliana rappresentata in Italia da CIE Telematica, attiva da oltre trent'anni e che annovera numerose realizzazioni nel campo delle reti di accesso fisse e mobili, del controllo del territorio e di recente nell'automazione dei building.

Del suo portfolio di prodotti RAD che utilizza per la realizzazione di reti di accesso era entrata di recente la soluzione whitebox+ (come il dispositivo ETX-2i) e cioè una piattaforma CPE fisica che poi può essere configurata con il software che implementa le funzioni di rete virtuali desiderate.

Ora ha annunciato che a breve sarà disponibile, in linea con le esigenze degli operatori e delle grandi aziende di ridurre il Capex e gli investimenti richiesti per l'adeguamento dei punti terminali, un nuovo white box ancor più economico che permetterà una maggior flessibilità e apertura nella realizzazione di una infrastruttura di accesso a nuovi servizi.

Nello specifico, ha illustrato Luigi Meregalli, fondatore e general manager di CIE Telematica, la componente hardware della soluzione può essere sia di fonte RAD che di terzi, mentre il software è completamente di sviluppo RAD.

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La proposta è composta quindi da questo software OS, che offre la possibilità di virtualizzare il CPE (vCPE) come nelle soluzioni di D-NFV e da un nuovo modello hardware costituito dall'ETX-2v, un cpe-server a basso costo. In alternativa, come accennato, si può decidere di acquistare solo il software OS facendolo girare su un server terzo. Tra i benefici della soluzione:

  • Whitebox+: ETX-2i/ETX-2i-B a basso costo con licenza per accelerare le funzioni critiche quali NID, Router e Tunneling.
  • ETX-2v: CPE universale per SME.
  • vCPE-OS: sistema operativo per piattaforme standard di mercato.
  • SFP pluggable: risponde alla domanda di interfacce e funzionalità non disponibili a livello di white box.

La soluzione, nella sua completezza, viene quindi ad essere costituita da un sistema operativo (in ambiente x.86 Linux) che dà la possibilità di virtualizzare il CPE (vCPE) come nelle soluzioni di D-NFV (Distributed NFV) e da un nuovo modello hardware, l'ETX-2v, che è un cpe-server a basso costo, con la possibilità però di poter acquistare solo il software del sistema operativo facendolo poi girare su un server terzo.