Ericsson, il 5G in Italia è un'industria da 32 miliardi di dollari

Il report "5G for business: a 2030 market compass" afferma che in Italia il 5G potrà abilitare opportunità industriali per 32 miliardi di dollari di cui 15 miliardi per gli operatori

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a cura di Antonino Caffo

Secondo lo studio “5G for business: a 2030 market compass” realizzato da Ericsson e Arthur D.Little e presentato in occasione dell’evento “Banda Ultralarga, ora tocca alle imprese – tra aree grigie e 5G”, il 5G potrà abilitare un importante potenziale di business per le aziende ICT e per gli operatori nostrani.

Analizzando i dati relativi all’Italia, emerge che il 5G aprirà le porte a nuove opportunità di business in ambito non solo consumer ma anche industriale. Nel 2030 lo standard porterà fino a 32 miliardi di dollari di investimenti nel processo di trasformazione digitale in dieci settori industriali considerati.

Si tratta di manifatturiero, sicurezza pubblica, servizi finanziari, sanità, automotive, trasporto pubblico, media e intrattenimento, energia e utility, retail e agricoltura. Di questi, 15 miliardi di dollari è la stima dei potenziali ricavi per gli operatori.

«Il 5G è una piattaforma per l’innovazione, che può accelerare il processo di trasformazione digitale in corso, rendendo l’Italia un Paese sempre più competitivo e attrattivo nello scenario globale» ha commentato Riccardo Mascolo, Head of Strategy and Business Development di Ericsson Italia e Sud Est Mediterraneo.

«È necessario che il 5G venga considerato come un’infrastruttura critica a livello nazionale e che gli operatori siano messi nelle giuste condizioni per rendere fin da subito sostenibili gli investimenti effettuati».

Il report mette in evidenza l’emergere a livello globale di tre possibili ruoli strategici per gli operatori, con diverse capacità di indirizzamento del potenziale di business 5G in campo industriale.

In Italia si stimano infatti fino a 5 miliardi di dollari per gli operatori che si focalizzeranno sulla fornitura di connettività e infrastrutture di rete; fino a 8 miliardi aggiuntivi per quegli che evolveranno la propria rete per trasformarla in una piattaforma abilitante su cui un vasto ecosistema di partner potrà fare leva.

Infine, ulteriori 2 miliardi per gli operatori che si spingeranno al livello più alto della nuova catena del valore, offrendo direttamente applicazioni e servizi alle industrie.

Per le telco sarà importante identificare il proprio posizionamento strategico e a quali settori industriali e applicazioni dare priorità per generare nuove fonti di ricavo. Secondo lo studio, nel 2030 tanti saranno i settori in Italia con maggiore potenziale di business abilitato dal 5G.

Si va dalla sanità (21%), al manifatturiero (19%), energia e utilities (12%) e automotive (12%). Per quanto riguarda invece le applicazioni di maggiore interesse, trasversali a più industrie, figurano: servizi video avanzati AR/VR di eventi sportivi e d’intrattenimento; di automazione e controllo in tempo reale di processi industriali; veicoli connessi a supporto di una mobilità più intelligente.