Quella in cui viviamo è una società liquida, come ha affermato Zygmunt Bauman, il noto sociologo e filosofo polacco, ridefinendo l’era postmoderna. Ed è in una società come questa, dove il fisico è sempre meno preponderante e importante, che lo stesso business ha cambiato le sue caratteristiche, diventando esso stesso liquido. Allora, quale ruolo possono avere i video per supportare questa nuova era del business?
A parlare di questo argomento, in Social Video Marketing e Imprenditori in Video, è Lorenzo Ait, imprenditore e maggiore azionista di LBG Holding, gruppo imprenditoriale che fornisce servizi di “team as a service” per lo sviluppo tecnologico e di scale up a startup, acceleratori e fondi di investimento.
Lorenzo Ait è inoltre autore di diverse pubblicazioni, come “Il Business Liquido non è una scelta” edito da Rizzoli Bur, ed è un vero e proprio esperto dei meccanismi necessari per far crescere un’azienda attraverso i protocolli del business liquido.
Grazie alle sue competenze, Lorenzo Ait ci ha mostrato come sia possibile utilizzare al meglio i video e la comunicazione digitale nella società odierna e come usarli al servizio del business delle varie aziende.
Società liquida: caratteristiche e opportunità
LBG Holding si fonda sulla metodologia Liquid Business Protocol, basata a sua volta sulla celebre opera Modernità Liquida di Zygmunt Bauman in cui il fisico perde importanza. Se nel libro di Bauman tale società è vista in chiave distopica, Lorenzo Ait ha invece cercato di trovarne gli aspetti positivi.
In una società liquida, come raccontato a Manabe Repici durante Imprenditori in Video, a prendere maggiormente importanza non sono più gli asset fisici, ma bensì quelli legati all’intelletto, come ad esempio gli algoritmi. Un qualcosa di intangibile quindi, ma dotato di grandissimo valore.
In questa situazione, in cui tutto è in divenire e in continua evoluzione, non è poi più tanto l’idea geniale ad essere la chiave del successo, ma la velocità di esecuzione e integrazione di essa da parte dell’azienda.
A rendere ancor più evidente tale passaggio ad una società liquida è poi stato negli ultimi mesi il Covid-19, ossia il più importante agente di digitalizzazione degli ultimi dieci anni. Il coronavirus, infatti, ha fatto capire a tutti l’importanza di webinar e video-call, velocizzandone di molto l’integrazione nelle aziende.
Una digitalizzazione che richiede di aggiungere alle competenze verticali di un’azienda, che devono comunque essere presenti, uno strato di competenze orizzontali. La multidisciplinarietà e la conoscenza degli ultimi trend sono infatti fondamentali con il digitale per permettere alle aziende di sopravvivere nella società liquida.
Il digitale ha infatti messo nelle mani di tutti strumenti potentissimi, inimmaginabili fino a una decina di anni fa. La differenza la fa quindi il come si usano questi strumenti, non più come in precedenza la loro l’accessibilità alle aziende.
Nuove opportunità di comunicazione
Tra gli strumenti a disposizione di un’azienda troviamo inoltre tutta una serie di nuove opportunità di comunicazione, come i video e i social network. Anche in questo caso si tratta di un qualcosa dalle grandi potenzialità, ma che ha bisogno di essere conosciuto per essere sfruttato al meglio.
I video devono essere infatti adattati al canale di distribuzione scelto, non si può pensare di utilizzare lo stesso format ovunque. Fondamentale, come raccontato da Lorenzo Ait a Manabe Repici durante Imprenditori in Video, è poi il fatto di metterci la faccia.
Il mostrarsi in video, anche ad esempio un po’ spettinati per non dare l’idea di un qualcosa di falso e patinato, serve infatti tantissimo per guadagnarsi la fiducia dei clienti e vincerne le resistenze, aumentando così la loro fidelizzazione e, contestualmente, i risultati del proprio business.
Altro aspetto chiave è poi quello relativo alla costanza e al sapersi adattare: se si è ad esempio degli imprenditori e si decide di fare una live al giorno, non si può pensare di pettinarsi, mettere le luci e tutto il resto ogni volta. Il rischio sarebbe infatti quello di trovarsi a saltare qualche appuntamento.
Se il nostro obiettivo è invece quello di proporre contenuti più complessi e articolati, come ad esempio un video tutorial, la visione è ovviamente differente, con la preparazione di set e contenuti che ricopre in tal caso un ruolo fondamentale.
Costanza che, a differenza dei canali tradizionali come la TV, è un aspetto fondamentale nei nuovi mezzi di comunicazione. Se per produrre un video ci metto una settimana e il mio competitor ne produce al contempo sette, per quanto il mio sia fatto bene sarò infatti comunque un passo indietro.
Nella TV il tutto funziona invece diversamente e, come testimoniato da Lorenzo Ait a Imprenditori in Video per Social Video Marketing, i risultati migliori per il proprio business si ottengono intervallando presenze e periodi di assenza.
In tal modo si possono inoltre prendere i vari interventi in TV e riproporli sui social in frammenti a qualsiasi ora, riuscendo così a targhettizzare gli spettatori nel modo che si ritiene più opportuno.
Ritornando ai mezzi di comunicazioni digitali, è quindi cruciale, per integrare i video all’interno della propria azienda e del proprio business, pianificare e programmare con cura i propri piani e, soprattutto, adattarli in base a quelli che sono i propri obiettivi.
Per cominciare a creare contenuti video e dare una spinta al proprio business ci sono in definitiva secondo Lorenzo Ait una serie di aspetti fondamentali:
- Capire qual è il canale (Facebook, YouTube, Instagram ecc.) più adatto a sé stessi e al proprio pubblico;
- Scegliere il format di contenuti più adatto alle esigenze e agli obiettivi dell’azienda;
- Interagire con gli altri creatori di contenuti: è fondamentale per dare visibilità ai propri video.
Se sono quindi innumerevoli le modalità per introdurre la cultura nei video all’interno dell’ecosistema aziendale, due sono le costanti che contraddistinguono tale mezzo di comunicazione: il suo essere ad oggi irrinunciabile per la crescita del business e l’importanza della costanza per sfruttarlo al meglio.
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